Un quasi addio all’Erboristeria

Era il 1931 quando veniva approvata, in Italia, una legge che regolava l’attività di erboristi ed erboristerie in Italia. La norma recava “Disciplina della coltivazione, raccolta, e commercio delle piante officinali”. Una normativa di vecchia data ma che ha comunque istituito la figura professionale dell’erborista in Italia, con tutto ciò che ne consegue. Ora questa legge rischia di essere abrogata. Mettendo a rischio l’intero settore erboristico. È questa la denuncia della FEI. Il decreto legislativo sulla “disciplina della coltivazione, della raccolta e della prima trasformazione delle piante officinali”, risulta attualmente in fase di “esame preliminare”, stando a quanto dice il sito ufficiale del governo italiano. Il decreto è stato proposto all’esecutivo dal Ministero delle Politiche Agricole e prevede, all’articolo 8, l’abrogazione “totalmente e senza mezzi termini” della legge n. 99 del 1931. Un provvedimento che, se approvato, avrebbe effetti devastanti secondo la Federazione: “In Pratica l’Erborista NON ESISTE PIÙ”. Il danno al settore e alla collettività sarebbe gravissimo, tenendo presente che esistono i Corsi di laurea in Scienze e tecnologie erboristiche istituiti presso le facoltà di Farmacia in concorso con Medicina ed agraria seguiti da migliaia di studenti che non avrebbero più alcun riconoscimento. L’erboristeria italiana, la vendita, il consiglio, la miscelazione delle piante officinali e dei loro derivati, attività svolta dall’erborista, diverrebbe una pratica consentita a chiunque.

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