Botta e risposta tra ASD Cellole e ASD San Nicola

Momenti di tensione quelli che si sono verificati nell’intervallo della partita valida per la 27^ giornata del campionato di prima categoria tra ASD Cellole e ASD San Nicola. La partita era una di quelle delicate poiché le due squadre sono dirette concorrenti per la qualificazione ai playoff di fine campionato. Le prime notizie apparse sui siti di informazione sportiva provinciale parlavano di tafferugli accaduti nell’intervallo della partita causati dallo scontro tra tifosi. Secondo tali agenzie questi eventi sarebbero stati causati dall’intemperanza dei supporters organizzati del San Nicola. A supporto di tale tesi giungono anche le dichiarazioni rese nell’immediato post-partita dal vice-presidente dell’ASD Cellole, Avv. D’Onofrio. Nell’intervista rilasciata alla trasmissione “Sport Event”, si parlava di circa un centinaio di ultras sannicolesi, in evidente stato di ebbrezza, fuori controllo, armati di oggetti di fortuna che davano inizio ai tafferugli. D’Onofrio nell’intervista già annunciava querele nei confronti della società sannicolese e dei suoi tifosi, chiedendo i giusti provvedimenti alla Federazione e il risarcimento dei danni alla società sannicolese. Non tarda ad arrivare la nota ufficiale dell’ASD San Nicola, che nelle persone del dirigente Di Cirillo e del presidente Bernardo, riportano la loro versione dei fatti. Di Cirillo nella nota della società racconta gli eventi dal suo punto di vista. “Ho seguito la gara in piedi dietro le due panchine, alle mie spalle si trovavano i tifosi provenienti da San Nicola – apre così la nota del DS Di Cirillo –  Le due tifoserie hanno incitato i rispettivi giocatori facendo partire cori di sfottò, come capita in tutti gli stadi d’Italia. Ma niente di che! Tutto tranquillo fino al 43’ quando Lepore trasforma il rigore, assegnato giustamente al Cellole, e aver portato la sua squadra in vantaggio. Dalla panchina del Cellole si alzano i ragazzi per festeggiare la marcatura e il realizzatore. Tutti corrono verso Lepore tranne un giocatore che si porta nei pressi del settore ospiti e inizia un tam tam di insulti e gesti poco eleganti e chiedendo il motivo della loro presenza a Cellole. Tutto ciò accadeva davanti i miei occhi. Al chè mi avvicinavo alla panchina del Cellole per rimproverare il ragazzo. Venivo appoggiato dal DS del Cellole Vitale che prontamente metteva a sedere il ragazzo rimproverandolo sul gesto. E’ questo l’evento che ha fatto inasprire i nostri tifosi che hanno cominciato a rivolgere dei cori all’indirizzo dei ragazzi del Cellole. A difesa dei ragazzi del Cellole sono cominciati contestualmente anche cori da parte dei supporter casalinghi. Dopo pochi minuti l’arbitro ha decretato la fine del primo tempo e io mi apprestavo a raggiungere lo spazio antistante gli spogliatoi per caricare i miei ragazzi. Nel tragitto notavo che i varchi da cui si accedeva ai settori dei tifosi erano spalancati e chiedevo alla società di provvedere alla loro chiusura. Mi è stato risposto che non fosse necessaria la loro chiusura e che nulla sarebbe successo. A quel punto ho notato che dagli spalti i tifosi correvano verso l’esterno dello stadio. Mi sono preoccupato subito poiché i tifosi del Cellole erano almeno in 100 rispetto ai circa 25 tifosi arrivati da San Nicola – Chiusura sulle dichiarazioni del vicepresidente del Cellole D’Onofrio – È bello parlare davanti ad una tv, farsi grande e puntare il dito senza conoscere i fatti. Dicendo solo sciocchezze. Al vice presidente del Cellole gli consiglio anche una visita oculistica. Da 25 ragazzi venuti da San Nicola siamo arrivati a 100. Forse è stato il problema di vista che ha costretto il vice presidente del Cellole a non uscire dallo stadio per capire cosa stesse accadendo. Pensando solo ad un rientro economico per i danni che stava ricevendo, danni che non sapeva neanche lui quali fossero. La cosa brutta è che sono stati i tifosi del Cellole ad andare verso l’autobus dei tifosi del San Nicola per cercare il contatto, e ciò può essere confermato anche dalle forze dell’ordine presenti”. Intanto le forze dell’ordine, immediatamente accorse per sedare gli animi, hanno acquisito il materiale necessario per accertare ove fosse la verità e assicurare alla giustizia i colpevoli di gesti che poco centrano con il meraviglioso gioco del pallone.

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