La famiglia canterina

La passione per il bel canto, nella famiglia di Gabriele Aurilio (Zio Liluccio), sembrava volersi tramandare nel tempo. Nei fine settimana molti amici si riunivano per consumare una gustosa cena e, dal gruppo, si staccava zio Liluccio che iniziava a cantare le canzoni di successo che egli, in altre occasioni, dedicava ad una novella sposa o nelle serenate: Molte erano le canzoni che egli interpretava con bravura e gusto raffinato. Sembrava un cantore di altri tempi e gli ascoltatori restavano affascinati e, spesso, commossi. Del suo repertorio facevano parte i successi della canzone classica napoletana e italiana. Fra le tante ricordiamo: Quanno tramonta 'o sole, Io te vurria vasà, Miezo 'o grano, Reginella (che egli dedicava sempre a sua moglie Genoveffa) Tu ca  nun chiagne e fra le canzoni italiane: Vipera, Rondini al nido, Non ti scordar di me, ecc. Ma la canzone che tutti richiedevano a zio Liluccio era: Come le rose, di cui egli faceva un capolavoro di interpretazione. Passarono gli anni e la febbre del bel canto colpì anche Nicola e Pasqualino, due dei suoi sette figli. Nicola per alcuni anni ripropose le canzoni apprese da bambino, ascoltando il suo papà, e fra esse quella che tutti desideravano riascoltare era: Come le rose, che Nicola cantava mostrando una certa commozione. Lo stesso accadde per Pasqualino il quale, disoccupato e con una famiglia a carico, decise di fare sul serio. Pasqualino era richiesto per le feste nuziali che si svolgevano a Bellona, Vitulazio, Camigliano, Pastorano e S, Angelo in Formis. Nelle sue interpretazioni era accompagnato da un sestetto d'eccezione: Peppino De Fortuna fisarmonica, Salvatore Tedesco sassofono contralto, Gabriele Caputo chitarra, Mario Aiezza tromba, Salvatore Natale clarinetto e Franco Valeriani batteria. Fra le canzoni ricordiamo: Guaglione, Scapricciatiello, Accarezzame, Reginella e Suspiranno 'na canzone. Quest'ultima sembrava scritta per il timbro vocale di Pasqualino che la interpretava con allegria e tanto gusto. Durante le esibizioni indossava un abito blu ed una cravatta variopinta che gli davano l'aspetto di un vero artista.
Oggi zio Liluccio non è più con noi, ma resta il suo ricordo, mentre Nicola e Pasqualino vivono la loro età in compagnia di tanti amici fra cui Ciro Gagliardi appassionato interprete dei successi dell'indimenticabile Sergio Bruni. Seduti presso il Circolo Sociale, spesso, ricordano il loro passato canoro e sotto voce accennano i motivi delle canzoni di un tempo quando tutti eravamo "più giovani"e sognavamo un mondo migliore. 

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