Presentazione del libro: “MANI, la più antica delle invenzioni”

Dai miti platonici di Teuth e di Er a Giordano Bruno e Bacone, fino all’uomo “carente” di Arnold Gehlen, all’uomo  “antiquato” di Günther Anders e al mondo della tecnica dispiegata di Martin Heidegger. Ma a guidare il percorso della riflessione è sempre la vicenda di Prometeo: il destino dell’uomo che, come ricorda Eschilo, è capace di percorrere tutte le vie e “trovare la strada anche là dove sembra impossibile”.
La necessaria coscienza del limite, il senso più autentico del “conosci te stesso” dell’oracolo di Delfi, la filosofia come pratica vigilanza e riflessione sulla radicale finitezza della condizione umana.
"Mani. La più antica delle invenzioni", il libro di Lucio Saviani recentemente pubblicato, ci porta per mano in un grande viaggio nella storia del pensiero e delle arti. Tra le pagine che filosofi e scrittori hanno dedicato alle Mani (da Anassagora a Focillon e a Derrida, da Heidegger a Valéry e a Merleau-Ponty…), nelle opere d’arte dall’antichità ai nostri giorni (le mani nelle grotte di Lescaux, i codici miniati, Caravaggio, Man Ray, fino a Studio Azzurro…), passando per Re taumaturghi, riti di omaggio feudale e imposizione di mani nelle Sacre Scritture.
La mano che unisce le cose visibili e le cose invisibili, che regge come due sfere il mondo reale e il mondo virtuale.

Introduzione:
Avv. Carlo Marino, sindaco di Caserta
Presentazione:
Massimo Sgroi
Interventi
Pierpaolo Forte
Piera De Cesare
Rino Cipriano
Augusto Ferraiuolo
Nicola Magliulo

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