Alcune delle attività dei Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, in Mignano Monte Lungo (Ce), su segnalazione del M.I. – DPCP – SCIP – SCHENGEN, hanno individuato e tratto in arresto un 81enne del posto, destinatario di mandato di arresto europeo ai fini estradizionali. Il provvedimento è stato  emesso dall’Autorità Giudiziaria Britannica per abusi sessuali su minori e pedopornografia.  
I reati contestati  all’anziano sarebbero stati commessi in Gran Bretagna tra il 1970 e il 1974.
Le vittime, due sorelle all’epoca dei fatti minorenni, solo successivamente hanno denunciato almeno 9 episodi di gravi molestie sessuali subite. L’arrestato, dopo formalità di rito, è stato tradotto presso casa circondariale di Cassino (Fr).

In Cellole (CE) e Vergiate (VA), militari della Compagnia Carabinieri di Sessa Aurunca, con il supporto di unità cinefile del Gruppo Guardia di Finanza di Aversa, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta di questa Procura della Repubblica, traevano in arresto cinque soggetti, resisi responsabili a vario titolo, in concorso, dei reati di spaccio di sostanza stupefacenti, estorsione, rapina, lesioni e minacce, delitti consumati in Cellole (CE) fra l'ottobre 2017 ed il febbraio 2018.
L'attività d'indagine, diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e svolta dai militari della
Stazione Carabinieri di Cellole, ha permesso di disarticolare un gruppo emergente nell'attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune di Cellole. Gli indagati, agendo con particolare spregiudicatezza nonostante la giovane età, in un breve arco temporale avevano affermato il controllo – anche con comportamenti violenti – di una "piazza di spaccio".
Le indagini permettevano di documentare proprio le modalità con le quali i soggetti arrestati avevano
assunto il controllo dell'attività di spaccio di stupefacenti; gli stessi infatti in una "escalation" di violenza che arrivava a turbare la cittadinanza:
– il 21 ottobre in Cellole effettuavano un vero e proprio "raid punitivo", introducendosi di notte
nell'abitazione di un "cliente" che si era impossessato di 30 grammi di stupefacente e, sorpresolo nel
sonno, lo percuotevano e minacciavano di morte, estorcendogli del denaro quale corrispettivo dello
stupefacente sottratto;
– il 25/01/2018 ed il 25/02/2018 in Cellole, in due distinte occasioni, aggredivano due soggetti ritenuti
concorrenti nell'illecita attività di spaccio, percuotendoli e causando loro lesioni personali;
– il 13/02/2018, nel corso dei festeggiamenti per il carnevale cellolese, onde dimostrare pubblicamente il loro ruolo sul territorio, aggredivano per futili motivi un operaio romeno, rapinandolo del portafogli e causandogli la frattura di un dito.
Tutti gli arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Santa Maria Capua Vetere (CE) e
Busto Arsizio (VA)

Nella mattina odierna, in Teano (CE), militari del Comando Stazione Carabinieri di
Vairano Scalo hanno dato esecuzione ad un'Ordinanza di applicazione di misura coercitiva
emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Ufficio G.I.P., su richiesta della locale
Procura della Repubblica, nei confronti di AMSDEM Mario, nato a Teano il 18.2.1986,
ritenuto responsabili di sequestro di persona, tentata estorsione aggravata e lesioni personali
aggravate.
Il provvedimento restrittivo costituisce l'epilogo di una celere indagine, attivata
tempestivamente in ossequio ai protocolli investigativi stabilmente seguiti dalla Procura
della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
L'indagine era originata dalla denuncia presentata dalla vittima, una giovane donna
domiciliata a Vairano Scalo, la quale, dopo la fine della lunga relazione sentimentale
intrattenuta con l'indagato, lo scorso 4 maggio veniva condotta con la forza presso il proprio
domicilio dove dal predetto veniva costretta a permanere contro la sua volontà per l'intera
notte, venendo privata del proprio telefono cellulare. Durante la notte la persona offesa
veniva seviziata e aggredita anche mediante reiterati colpi di martello che le venivano inferii
alla testa ed altre parti del corpo, restando così ferita all'interno dell'immobile.
L'indagato, al fine di farsi consegnare la somma di denaro di euro 3.000,00,
indirizzandole ulteriori minacce di colpirla ulteriormente con il martello e di ucciderla, la
induceva a telefonare alla madre per chiedere la consegna di detta somma di denaro.
La vittima riusciva a liberarsi dall'appartamento dove era segregata solamente grazie
all'aiuto di un passante che ascoltava le grida di aiuto della donna che riusciva a farsi notare
sporgendosi da una finestra dell'immobile, approfittando della momentanea assenza del suo
aguzzino.
Durante le fasi dell'esecuzione della misura, nell'appartamento in uso all'indagato,
veniva rinvenuto e posto in sequestro il martello utilizzato per commettere uno dei delitti in
contestazione. Inoltre, veniva anche trovata sostanza stupefacente del tipo hashish per un
peso di gr.50, due bilancini di precisione e materiale atto al confezionamento dello
stupefacente, detenzione illecita per cui si procede separatamente.

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