Inizia la stagione degli incendi

Puntualmente come ogni anno inizia la stagione degli incendi. Ieri sulle colline di Bellona si è

sviluppato un incendio di vaste proporzioni. Le fiamme si sono estese su un fronte di 2 chilometri ed hanno distrutto quanto era posto su un area di 4 chilometri quadrati. Il pronto intervento dei Volontari della Protezione Civile nonché di tre autobotti dei Vigili del Fuoco di Caserta, ha evitato che l’incendio si propagasse alla vicina zona ricca di vegetazione. Nonostante la tempestività dei soccorsi, gli intervenuti hanno impiegato oltre sei ore per riuscire a domare le fiamme. Vi erano luoghi non raggiungibili con i mezzi meccanici, né era sufficiente l’intervento aereo, per cui i volontari si sono “armati” di flabello ed hanno dovuto sudare le fatidiche sette camice per riuscire a domare le fiamme. Ormai nella nostra zona non si parla più di incendi casuali (distrazione o autocombustione) ma sono in molti coloro che ritengono, questi tipi di incendi, tutti dolosi. Quello che da alcuni anni si sta verificando sulle colline della nostra zona ha dell’incredibile. Ormai non esiste più una zona dove non è stato appiccato il fuoco. Riuscire ad osservare del verde sulle colline è diventato un miraggio. Ormai si cerca di attribuire delle colpe alle più svariate categorie di persone. C’è chi incolpa i piromani di mestiere che vengono prezzolati per distruggere ciò che la natura offre; altri  coloro che raccolgono asparagi selvatici e funghi per ricavarne un utile, altri ai cacciatori che, senza ostacoli, possono meglio osservare le prede. La distruzione che apportano questi esseri indegni di vivere comporta delle conseguenze incalcolabili. L’acqua piovana, non trovando ostacoli nella vegetazione, scende velocemente e vorticosamente a valle, trascinando con se tutti i rifiuti che incontra. Spesso il centro abitato di Bellona viene sommerso da pietre, siano esse grandi che piccole, arrecando danni alla circolazione ed agli abitanti. I bellonesi nutrono la speranza che presto questi esseri “indegni di vivere” vengano assicurati alla giustizia e lasciati marcire in una cella buia di qualche vecchio penitenziario.

   

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post