Extracomunitari truffati per ottenere il permesso di soggiorno.

Sono stati costretti a sborsare 1200 euro per perfezionare le pratiche del permesso di soggiorno. Hanno sperato, pur con un duro sacrificio economico, di coronare un sogno: uscire dalla clandestinit? e cos? di poter vivere tranquillamente. Ma gente senza scrupoli si ? fatta beffe di loro, ha intascato i soldi, li ha licenziati e li ha costretti a sprofondare nuovamente nella irregolarit?. La storia, comune a tanti extracomunitari che lavorano in provincia di Caserta, ? stata testimoniata, ieri, da due coniugi ucraini, ”impiegati”, fino a pochi mesi fa, a casa di una famiglia di Vitulazio. I due giovani, sono stati clamorosamente truffati: il loro datore di lavoro ha preteso 1200 euro a testa (una cifra davvero esosa per i due immigrati) per regolarizzare le loro posizioni lavorative, poi li ha licenziati senza che la pratica di sanatoria sia stata mai spedita in Prefettura. E cos? addio al sogno del permesso. Vittime di un raggiro crudele, i due ucraini sono adesso in attesa di una sistemazione e, soprattutto, di quell?autorizzazione che permetterebbe loro di vivere in maniera normale. Ma questa ? solo una delle tante storie di raggiro che si verificano in Terra di Lavoro ai danni degli extracomunitari. In centinaia sono esposti a soprusi e malversazioni, ricattati da organizzazioni illegali che chiedono denaro in cambio di permessi, per poi sparire nel nulla. Agli extracomunitari viene chiesto inizialmente un contributo di 800 euro per la regolarizzazione, poi una tangente aggiuntiva di 2500/3000 euro (sei milioni delle vecchie lire), per il pagamento, dicono, dei contributi previdenziali. Il vero problema ? che questi immigrati difficilmente riescono ad ottenere il permesso di soggiorno, perch? in molti casi si tratta di una vera e propria truffa, ideata con precisione da datori di lavoro senza scrupoli favorendo cos? il diffondersi del lavoro nero.

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