Il primo anniversario della scomparsa di Don Giovanni Palumbo.

La comunit? pignatarese, ha celebrato lo scorso 8 novembre , presso La Chiesa Madre di Maria Santissima della Misericordia,il primo anniversario della scomparsa di Don Giovanni Palumbo. Don Giovanni, per tantissimi anni ? stato il parroco della comunit? locale ? lo scorso anno a causa di un male incurabile lasci? il mondo terreno, dopo un anno di sofferenze affrontate con coraggio senza mai cadere nelle sconforto, rigenerando la sua forza attraverso la preghiera, la fede. A ricordare l?indimenticabile figura di don Giovanni, un ?uomo giusto ?durante la celebrazione della solenne messa , officiata da mons. Francesco Tommasiello, vescovo della diocesi di Teano-Calvi, erano presenti, oltre i parenti del sacerdote scomparso, una folla di fedeli, parroci e diaconi e dalla Schola Cantorum, a cui don Giovanni aveva ridato slancio e vigore.Don Giovanni Palumbo, ha lasciato in tutta la comunit? un?indelebile ricordo attraverso l?attuazione sul territorio e l?impegno profuso per la realizzazione di tante grandi e semplici opere. Oltre ad una gestione rigorosa ma tanto umana della vita della chiesa cos? come ricordato,anche durante la funzione, insieme ad alcuni tratti salienti della vita del sacerdote il quale era per la gente, la comunit? e nulla tralasciava al caso .Un sacerdote che per mano, con assoluta umilt? ed intelligenza, conduceva la collettivit? in un rinnovato percorso di fede , di amore verso il prossimo, di solidariet? e di preghiera. Tra le tante opere del compianto sacerdote, da non tralasciare la Caritas Parrocchiale molto vasta, il gruppo unico dell’associazione per ragazzi, adolescenti, uomini e donne dell? “Azione Cattolica”, i gruppi di preparazione ai sacramenti del battesimo, la comunione, la cresima ed il matrimonio; l’ideazione de “La voce della comunit?”, un foglietto che mensilmente giungeva nelle case di tutti i pignataresi grazie ai messaggeri , un gruppo di volontari che si occupa della distribuzione dei comunicati della parrocchia, la mensa comunitaria per i poveri, l’istituzione di un gruppo di credenti, ?le sentinelle dell?amore?, volto ad occuparsi di monitorare il fenomeno della tossicodipendenza, iniziando a prestare attenzione all’interno delle famiglie. In merito, l?intento di Don Giovanni ? come riportato anche dal seguitissimo portale d?informazione locale -era quello di continuare a combattere il triste dilagare della tossicodipendenza, dopo l?esperienza della creazione del campo sportivo polivalente della CSI Pignataro all?Addolorata, agendo dall’interno, dalle famiglie, e fornendo tutto il supporto spirituale e materiale a coloro che avessero scoperto che nella propria famiglia si fosse insinuato il male della droga. Un’idea vincente quella di Don Giovanni, che intendeva spostare il “fronte di lotta alla droga” su un territorio, quello domestico, da cui si riesce a tenere pi? facilmente distante la delinquenza, che solo in casi estremi entra nelle mura domestiche. Purtroppo, dalla sua scomparsa non pare che il progetto abbia avuto seguito.

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