Rapinati, attendono, da due anni, il processo.
Presso il tribunale di Santa Maria C. V. si ? tenuta un?udienza del processo che vede imputati due albanesi accusati di rapina, tentata violenza, tentato omicidio ed impedimento della libert? altrui. I fatti si verificarono il giorno dell?Epifania del 2002 quando Alessandra Lorenziui, Antimo Buono, Assunta Tessitore e Raffaele Romano di Vitulazio, mentre si intrattenevano ad ascoltare musica nel bosco di S. Vito in S. Angelo in Formis, a bordo della Renaul 5 di colore grigio del Romano; furono avvicinati da due albanesi che, in precedenza avevano sbarrato la strada con la loro auto, una Polo di colore grigio. I due si portarono nei pressi della Renault e, con fare minaccioso, puntarono i coltelli alla gola di Assunta e Raffaele, spegnendo la luce e staccando le chiavi dell’auto dal quadro di accensione. Alessandra ed Antimo, seduti nella parte posteriore dell’auto, attoniti, assistevano alla scena. Furono derubati dei quattro telefonini e dei portafogli con i documenti. Non contenti di ci? i delinquenti trascinarono fuori dall?abitacolo Assunta nel tentativo di violentarla. Ci? non avvenne per il tempestivo intervento dei ragazzi. Ne scatur? una brave colluttazione ed uno degli albanesi sferr? una coltellata ad Antimo che perfor? la cinghia di. cuoio fermando la lama sulla fibbia d’acciaio. L’aggressore, preoccupato che Antimo potesse essere in possesso di un’arma da fuoco, fugg? con il “compare”. I quattro giovani s recarono presso la caserma dei carabinieri di Vitulazio dove dichiararono l’accaduto. I quattro malcapitati riconobbero uno dei malviventi attraverso le foto segnaletiche presso la questura di Caserta. Il riconosciuto, A.A. di anni trenta, risultava implicato in un giro di prostituzione ed era residente a Curti.