Serenit? ritrovata tra i cittadini bellonesi.
Mai prima d?ora si era notato quel senso di serenit? che un tempo sembrava perduto. Infatti, da oltre un ventennio gli animi dei bellonesi erano stati sempre agitati a causa dei pro e dei contro per la ricostruzione della cappella sul Monte Rageto. Gli attuali amministratori, oltre ad impegnarsi per rendere la citt? pi? accogliente, sono riusciti a smussare gli angoli di ostilit? originati da una diatriba che sembrava non avere fine. Sul Monte Rageto insiste un antico convento costruito nel 1100 dal principe Riccardo II di Capua dopo la liberazione del santo Sepolcro dal dominio dei turchi da parte dei crociati. Nella chiesetta fu riprodotta l’immagine di Maria Santissima di Gerusalemme che, secondo alcuni, ? la copia di quella esistente nella citt? santa.
In seguito una statua lignea della Madonna fu donata alla chiesa madre di Bellona e posta in una nicchia con la scritta: “Spes nostra salve A.D. 1810?. Il 17 aprile del 1906, con solenni festeggiamenti, la sacra immagine fu incoronata dal capitolo Vaticano. Durante il secondo conflitto mondiale, nell’ottobre del 1943, il convento fu quasi distrutto dai continui cannoneggiamenti delle truppe alleate che cercavano di neutralizzare una postazione di artiglieria tedesca collocala nei pressi dell’edificio. Dopo i festeggianti del 1955, su iniziativa di tanti bellonesi, guidati dall?allora arciprete don Alfredo Cantiello, si diede inizio alla costruzione della cappella; ma il tutto fu di breve durata poich?, a causa delle intemperie e dei lavori male eseguiti, si verific? un lento crollo delle strutture che formavano la copertura, riducendo il sacro luogo ad un cumulo di macerie. Nella cappella sul monte Rageto ebbe origine la fede che fa cantare ai bellonesi la canzoncina composta, in onore di Maria Santissima di Gerusalemme, dal poeta Cesare De Titta e musicata nel 1906, dal maestro De Rubertis che, in alcuni versi recita: “O Jerusalem celeste, nostra fiaccola sei tu. Cara madre, madre buona, sempre al cuor ti sia Bellona?.