Casello Autosole, tamponamento a catena.

Quindici veicoli coinvolti per un tombino scoperto; vari ricoverati e repertati in seguito al pauroso incidente a catena. Vacanze rovinate per alcuni nuclei familiari che, dopo un anno di duro lavoro, nella tarda mattinata di giovedì si accingevano a partire per un meritato periodo di vacanza quando all’improvviso si sono trovati di fronte alle proprio auto un profondo chiusino scoperchiato nel quale l’una dietro l’atra sono finite le macchine dirette verso il casello autostradale di Caserta Sud prima di uscire fuori strada e schiantasi in seguito allo scoppio dei pneumatici. Solo dopo che una decina di macchine erano già finite nella voragine posta proprio al centro della curva a gomito che dal “Vialone” mena al casello autostradale di Napoli (Caserta sud), con irritante flemma un operaio si è posto davanti al pericolo, gesticolando per evidenziarlo e indurre gli automobilisti a deviare ma rischiando a sua volta la vita perché in piena curva poteva essere notato solo a breve distanza ovvero scambiato per un fantoccio meccanico. Numerosi i veicoli danneggiati e numerose le stesse persone che, lamentando danni fisici, sono state accompagnate e refertate presso il pronto soccorso del nosocomio casertano, anche con varie settimane di prognosi, ma forse i disagi maggiori li hanno subiti i nuclei familiari che erano appena partiti per le vacanze e sono stati costretti a rinunciare ovvero a rinviare la partenza in seguito ai gravi danni subiti da alcuni veicoli coinvolti nello schianto a catena. Il tutto a causa di un tombino aperto, ovvero sollevato da un tir in transito, e non evidenziato, per cause da accertare ad opera del locale nucleo della Polizia Stradale, di stanza a pochi metri dal casello e, a quanto riferito, di pattuglia sulla carreggiata opposta del raccordo autostradale ma che, nonostante il gesticolìo degli automobilisti coinvolti nell’incidente, bloccati nello schianto e che lungamente hanno cercato di farsi notare, pare non siano neanche intervenuti, almeno finché molti, scoraggiati e delusi, non si sono fatti venire a prendere da parenti o amici incaricando il carro attrezzi di recuperare l’auto. Danni non irrilevanti, quindi, e che prima o poi qualcuno sarò chiamato a risarcire profumatamente alle varie persone danneggiate. Il tutto per un banale tombino, sollevato per cause che postulano giustizia, perché non è concepibile che, per colpa di qualche sconsiderato, altri automobilisti debbano subire danni, anche seri, e rischiare la loro stesa incolumità fisica.

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