Continue telefonate indiscrete di falsi dipendenti Telecom.

Le giovani addette ai ?call center? si spacciano per dipendenti e richiedono molti dati riservati.
Continuano, nonostante le reiterate denunzie giornalistiche, le telefonate di false dipendenti della Telecom che con una frequenza impressionante interpellano gli utenti telefonici spacciandosi per dipendenti della societ? telefonica e riuscendo a strappare agli ignari interlocutori notizie private circa la composizione del nucleo familiare, il numero dei figli e gli hobby dei vari componenti. Il tutto per farsi un quadro chiaro circa gli interessi e le possibilit? dei malcapitati utenti, prima di sparare l?immancabile offerta gratuita, che sembra fatta su misura per chi vuole risparmiare salvo a scoprire al termine della telefonata, quando l?ignaro utente ha gi? comunicato i suoi dati -chiss? se talvolta anche bancari- che ci sar? da pagare un contributo, modestissimo e che la munifica azienda consente di pagare a rate mensili di dieci Euro. Ma, essendo la bolletta bimestrale, solo dopo molti si accorgono del trabocchetto, se ? vero che ogni bolletta viene maggiorata di venti Euro. Per far cosa: per avere la vantaggiosa linea ADSL per cui, ai tanti vantaggi sbandierati dalla falsa operatrice Telecom, va contrapposto un maggiore costo del servizio, in particolare per chi utilizza Internet, cio? l?utenza che avrebbe dovuto risparmiare maggiormente. Molti utenti si lamentano in particolare per la frequenza con vengono contattati dalle presunte operatrici Telecom e per la faciloneria con cui vengono chiesti da emerite sconosciute, mai pi? identificabili, dati che, peraltro, dovrebbero essere sensibili, cio? tutelati dalla legge sulla ?privacy?. Per essere tutelati bisogna rivolgersi a Mi manda Raitre o c?? la speranza che qualche prefetto o magistrato metta il naso in una faccenda che puzza?

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