Scuole elementari. Animato dibattito sul tempo pieno.

Attivato ai plessi di Cameralunga e Cesarano, dotati di strutture adeguate per assicurare il servizio mensa
Da alcuni giorni si registra un acceso dibattito fra i genitori ed i vertici scolastici circa l?opportunit? di introdurre il tempo pieno nella scuola primaria. La settimana scorsa il dirigente scolastico Cecilia Cusano ha incontrato i genitori degli alunni delle scuole elementari per acquisire i loro pareri circa la possibilit? di effettuare il tempo pieno, come previsto dalla legge che prende il nome dal ministro Moratti. Un confronto-dibattito che ha generato qualche polemica ed ha visto contrapposti i genitori favorevoli e quelli contrari al tempo pieno. Confronto che spesso ? andato oltre le semplici idee, per sfociare addirittura, come qualcuno lamenta, nel pettegolezzo di paese. Al riguardo qualche genitore ci ha fatto pervenire il seguente, poetico ma amaro sfogo

?Tutti casa e Chiesa?

?Senbra di vivere in pieno Medio Evo. In Caiazzo le colline si susseguono disegnando dolcissime curve che ti prendono l?anima, e l?occhio si perde tra ulivi e viti rasserenandoti il cuore. Sembra un paradiso, un posto dove viene la voglia di fermarsi e dire: ?sono a casa?. Tempo e spazio sembrano fondersi ed abbracciarti voluttuosamente, ma l?incantesimo si spezza presto, al primo contatto con gli ?indigeni?. Gente ospitale, gentile, ma che sembra vivere rispettando canoni e stili di vita cos? lontani da questo tempo moderno fatto di tecnologia, comunicazioni multimediali e realt? virtuali. Qui la famiglia viene intesa come un nucleo chiuso, dentro il quale scorre la vita e dentro il quale la vita deve scorrere, chiusa nella stretta barriera delle mura domestiche e dove deve trarre nutrimento il tuo corpo e la tua anima. ? terribilmente triste il contrasto tra un paesaggio che ti apre il cuore ed un sociale che ti stringe l?anima. Qui si vive seguendo le regole dell?apparire e non dell?essere, non ha importanza l?esperienza, la conoscenza, la scoperta ed il confronto con tutto ci? che ? nuovo o diverso, qui tutto deve svolgersi all?interno del ghetto le cui regole di vita sono dettate e tramandate dalla corporazione al momento dominante. Questa deve decidere e dettar legge su ci? che si deve o non deve fare in tutti i settori, compresa l?istituzione scolastica, che deve piegarsi all?arretratezza culturale e alla grettezza della corporazione o famiglia pi? forte. Qui tutto deve rientrare in precisi schemi che potrebbero essere gli stessi di secoli fa, dove potere temporale e oscurantismo facevano da padroni. Com?? possibile tutto ci?? Com?? possibile che dei genitori vedano ancora i propri figli come un possedimento di famiglia, una propriet? della quale disporre come si vuole e non come un dono di vita da rispettare e coltivare con il bene pi? prezioso della conoscenza, dell?amore e del rispetto? Che uomini e donne saranno domani questi nostri figli? Che bagaglio affettivo e culturale avranno per affrontare il mondo, la vita? Perch? una cosa i genitori contrari devono capire: non ? la vita che deve entrare nella famiglia, ma la famiglia che deve entrare nella vita, nel mondo. E la vita non ? solo casa e chiesa?. Per la cronaca il tempo pieno sar? realizzato presso le strutture scolastiche elementari di Cameralunga e Cesarano, dotate di strutture adeguate per assicurare il servizio mensa.

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