L?Agro Caleno vuole la D.O.P. per l?olio d?oliva

Nasce tra Pignataro e Calvi il Comitato per la rivalutazione dell?Oliva Corniola. A dar vita a tale iniziativa sono stati due produttori d?olio d?oliva, molto conosciuti nell?agro caleno, il Maresciallo Francesco Zona di Calvi Risorta, conosciuto con il diminutivo di Ciccio, ed il pignatarese Giuseppe Di Girolamo che dopo aver costituito un Comitato con lo scopo di dare il giusto valore all?olivicoltura dell?Agro Caleno, hanno convocato i rappresentati delle Amministrazioni Comunali dei Comuni interessati. All?incontro, hanno preso parte, oltre ai rappresentanti dei Comuni di Pignataro Maggiore, Calvi Risorta, Giano Vetusto, Rocchetta e Croce, Bellona, Vitulazio, Pastorano, Camigliano, Pietramelara, Roccaromana e Riardo, anche numerose persone interessate tra cui molti agricoltori, produttori d?olio e proprietari dei frantoi dell?intero comprensorio. C?erano anche le rappresentanze delle Associazioni di Categoria, ossia Coldiretti, CIA e Confagricoltura. Inoltre, hanno preso parte all?incontro anche i responsabili dello Stapa Cepica di Caserta ed il Cezica di Capua. La riunione svoltasi gioved? scorso presso la sala consiliare del Comune di Calvi Risorta, ha visto la presenza di numerosi pignataresi interessati alla valorizzazione dell?oliva di variet? ?Corniola? e del suo olio extravergine, anche attraverso l?ipotesi della Denominazione d?origine protetta ed altre forme atte a migliorare il contesto territoriale ed agricolo che caratterizza e contraddistingue l?intero comprensorio pieno zeppo di fiorenti piante di Corniola che caratterizza la quasi totalit? del paesaggio che da Capua s?inerpica fino alle pendici di Roccamonfina. Nei secoli scorsi, questa zona ? stata interessata da una produzione agroalimentare molto raffinata ed unica al mondo, tra l?olio e vini pregiati. Genuinit? queste che sono state decantate nelle opere di carattere storiografico nel corso dei millenni. Proprio per questo motivo, il referente del Centro di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici della provincia di Caserta, Marconi, ha affermato: ?L?unica via per la valorizzazione e il lancio sui mercati europei ? la cosiddetta tracciabilit? del prodotto evitare cio? la contaminazione e la fusione con altre olive non di zona. La Corniola, rarit? del panorama della produzione olearia di Caserta, ? una mono cultivar, oliva che arriva all?extravergine senza bisogno d?innesti con altre qualit?. Possiamo caratterizzare e valorizzare la corniola solo attraverso la qualit? indiscussa del prodotto che, al momento, ? il valore aggiunto determinante per questa qualit? di oliva?. Ancora pi? motivatati e determinati a far conoscere la Corniola sono parsi Giuseppe Di Girolamo ed il Maresciallo Ciccio Zona, imprenditori del settore e promotori del comitato di valorizzazione, che hanno affermato: ?? un prodotto che davvero caratterizza l?area calena da millenni. Abbiamo trovato, nel corso di lavori di impianto ed espianto agricolo, esemplari che avevano datazione delle linee vegetali risalenti al 1300 anni fa, non solo, sappiamo anche da fonti bibliografiche che la corniola era alla base della lavorazione olearia di Cales e Teanum Sidicinum, oltre che di Capua Antica?.

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