Conosciamo il nostro territorio

Ieri, innanzi al ristorante pizzeria le “Tre Piscine” ubicato in localit? Colle, alle ore 9.30 si sono radunati coloro che hanno aderito all?iniziativa promossa dalla Pro Loco di Camigliano, presieduta da Adriana Cenname, nell?ambito delle nuove attivit? inserite nella programmazione annuale. Nello specifico, la Pro Loco promuover? la prima edizione de ?Conosciamo il nostro territorio? sviluppando un?interessante escursione alla volta del ?Fortino?. Una visita guidata molto interessante che vedr? il signor Simeone Miele, socio della Pro Loco e componente del direttivo, appassionato storico del luogo il quale illustrer? ai partecipanti, la storia e le funzioni che aveva il fortino. I partecipanti, muniti di colazione a sacco prenderanno parte all?interessante escursione e tra l?altro si apprende che non molti conoscevano l?esistenza del ?Fortino sannita della Colla? sul territorio di Camigliano. Nello specifico, come ci viene riferito dalla stessa pro loco, il ?viaggio ?di stamani parte con un preciso riferimento storico ponendosi la domanda: chi erano i Sanniti?I Sanniti erano una popolazione che abitava l?altopiano interno centrale dell?Italia meridionale. Il loro territorio alla met? del IV sec. a. C. occupava una vasta zona delimitata a nord dal fiume Sangro, a sud dal fiume Ofanto in Lucania, ad est dal Tavoliere di Puglia e ad ovest dalla pianura Campana. Caratteristica predominante di questo territorio sono le montagne di roccia calcarea tra le quali spicca il Monte Taburno, il Monte Tifata, che sovrasta Capua, i Monti Trebulani la cui cima pi? importante ? il Monte Maggiore e l?aspro Massiccio del Matese. Con un territorio cos? impervio, continua Carla Panza, socia della Pro Loco, le uniche vie di comunicazione oltre ai corsi d?acqua erano le calles: sentieri larghi un centinaio di metri battuti dalle greggi in cerca di nuovi pascoli, chiamati anche tratturi. I Sanniti erano quindi un popolo che basava la propria economia sulla pastorizia e sull?agricoltura, il loro stile di vita era privo di qualunque lusso.Essi non formavano un popolo compatto, ma erano divisi in tante trib?: i Carecini, detti uomini roccia, vivevano nella parte settentrionale del Sannio; i Pentri che abitavano sul Massiccio del Matese nel cuore del Sannio erano forti e temibili e le loro citt? principali erano Bovianum (Boiano) la capitale e Saepinum. Alcuni storici locali ritengono che anche Alifae, Casinum e Venafrum, fossero citt? dei Pentri; poi vi erano i Caudium, i quali vivevano ai margini della pianura Campana sui monti Trebulani e Taburno. Fra le trib? sannite erano i pi? occidentali esposti all?influenza greca della Campania e fondarono citt? come Caudium la capitale, Caiatia, Tremula, e forse anche Telesia.Gli Irpini abitavano nella parte pi? meridionale del Sannio, nella vallata del Calore e Sabato. Erano detti uomini lupo (irpus=lupo) ed era la pi? potente delle trib? sannite. Tra le citt? che fondarono ricordiamo Malventum (poi chiamata Beneventum), Abellinum, Aeclanum. Per difendere i loro territori dalle incursioni di altre popolazioni e per sorvegliare il passaggio delle greggi da un pascolo all?altro i Sanniti costruirono dei nuclei fortificati. Si trattava di vere e proprie fortezze, poste a guardia in punti strategici sulle cime delle montagne. Le costruzioni erano a forma di poligono realizzate con blocchi appena sbozzati di origine calcarea. Tra i vari centri fortificati ricordiamo: Monte Santa Croce (Piana di Monte Verna), Caiatia, Monte Castellone (Castelmorrone) che vigilava il collegamento tra Allifae e Capua e il Fortino di Colla che risale al IV SEC. a. C., a circa 8 km da Capua Vetere e si trova fra Camigliano e Bellona e controllava il valico di passaggio tra Tremula e Cales, vigilava inoltre sul Campus Stellatis ubicato tra Capua e Cales e sorvegliava gli sbocchi delle calles (strade sterrate dal passaggio delle greggi) di Camigliano e Pastorano. Il fortino ? lungo 140 metri e largo 25-30 metri mentre le mura, costituite da blocchi di calcare sono conservate per un?altezza di 1.5 metri. Da questa postazione ? possibile vedere il Monte Santa Croce di Piana di Monte Verna alla cui sommit? c?era, come gi? si ? detto, un?altra fortezza sannita e il Monte Castellone di Castelmorrone.

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