A Pierino Lagnese sar? intitolata la sede del Nuovo PSI

Luigi Romano ed Osvaldo Ingicco, rispettivamente, segretari delle sezioni del Nuovo PSI di Bellona e Capua, in un comunicato ci hanno sapere: ?Moriva, 20 anni fa, Pierino Lagnese. Scompariva con lui una delle figure pi? rappresentative della politica degli anni 80, vero punto di riferimento del Partito Socialista. Seppe egregiamente coniugare impegno politico, onest? intellettuale e morale, umanit? e disponibilit?. Un uomo, il cui spessore politico, il cui sentire umano e la cui onest? intellettuale e morale fu tale da essere additato alle generazioni passate, presenti e future. Il Partito Socialista Nuovo PSI, lo ricorder? domenica 22 maggio: a Bellona ore 9,30: inaugurazione della sede a lui dedicata; a Capua ore 10,30: Moriva, 20 anni fa, Pierino Lagnese; convegno su ?Socialismo oggi?, Autonomia ed Identita?, che si terr? nella sala Consiliare del Comune. Interverranno: Onorevole Stefano Caldoro, Segretario Regionale e Ministro per l?Attuazione del Programma; Nello Polese, presidente regionale; Onorevole Massimo Grimaldi, neo consigliere regionale, Sebastiano Ferraro, neo consigliere provinciale.
La cittadinanza ? invitata a partecipare?. L?Onorevole Pierino Lagnese, venuto a mancare venti anni fa. Consigliere ed Assessore dell?Amministrazione Comunale di Vitulazio, poi sindaco di Vitulazio. Il 7 giugno 1970 veniva eletto Consigliere della Regione Campania, nelle liste del Partito Socialista Italiano, con 11.082 voti di preferenza. Il 15 giugno 1975 veniva rieletto Consigliere Regionale con 18.362 preferenze; Il 9 giugno 1980 veniva eletto, per la terza volta, Consigliere Regionale con 22.694 voti di preferenza; il 23 marzo 1983 veniva eletto Assessore al Commercio, Industria, Artigianato, Lavoro e Promozione sociale. Tutti ricordano la notte tra il 26 e il 27 dicembre, nella sua casa di Vitulazio, quando Pierino Lagnese veniva colto da un improvviso, violentissimo dolore precordiale. Rapidamente accorrevano al suo capezzale, e freneticamente, affettuosamente ma inutilmente si succedevano e si affiancavano, il dottor Francesco Scialdone, il dottor Luca Antropoli, il dottor Michele Tari. Alle ore 1.40 del 27 dicembre di venti anni fa, all?et? di cinquantotto anni, dopo un?agonia breve, intensa, sofferta, stroncato da un infarto, Pierino Lagnese moriva. Pietro Lagnese ?, oggi, ?un esempio non da ricordare, ma da imitare?. Come intensamente e costantemente, nella stessa famiglia, ha operato ed opera, con istintiva naturalezza e determinazione genetica, l?Avvocato Giovanni Lagnese, Rettore del Convitto Nazionale ?Vittorio Emanuele II? di Napoli, che del fratello Pierino riporta gli stessi tratti forti di un carattere di grande umanit?. E che di Pierino, instancabilmente e magnificamente, continua ad illustrare l?esempio con una stupefacente passione educativa. Cos?, allo stesso modo, il parroco di Vitulazio, Don Pietro Lagnese, che alla gente, la stessa gente di Pierino, nel silenzio e talvolta nella solitudine, con umilt? e dedizione piena, ha dedicato ogni energia e tutto il suo impegno. E che alla gente continua ad offrire, giorno per giorno, l?intera sua vita. Lagnese, viene ancora ricordato per aver messo fine al terribile flagello dell?epidemia di colera, procedendo con immediatezza, alla nomina di un Comitato Tecnico Scientifico che procedesse ad una verifica permanente ed istantanea della situazione e che decidesse sull?adozione di ogni misura e iniziativa ritenute utili e necessarie, come la vaccinazione di massa, ritenuta opportuna e necessaria dal Comitato, in contrasto col parere espresso dal Ministero della Sanit?, iniziava il primo settembre 1973, con centinaia di centri funzionanti in tutta la Regione. Nel giro di pochissimi giorni veniva vaccinato l?ottanta per cento della popolazione campana. Nei giorni successivi al 3 settembre gi? si registrava sia la diminuzione dei ricoveri che dei casi positivi, a dimostrazione della validit? delle misure adottate. La battaglia contro la devastante epidemia colerica era ormai vinta. E l?Assessore Pierino Lagnese n?appariva l?assoluto, riconosciuto e celebrato trionfatore.

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