Lettera di una ragazza gravemente ammalata salvata dalla Dea Sport

Quarant?anni addietro si costitu?, in Bellona, un?Associazione socio-umanitaria che, con i propri interventi, ? riuscita a varcare i confini della nostra Regione per raggiungere coloro i quali le si rivolgono chiedendo aiuto. La popolarit? acquisita sul campo nazionale, ha destato l?incredulit? degli stessi operatori volontari perch? non credevano di riuscire a tanto. Se volessimo elencare i casi risolti, non basterebbe l?intera testata. I dirigenti sono restii nel divulgare il loro operato ma, se siamo riusciti a conoscere il caso che tratteremo ? solo perch? ci sono dei ringraziamenti da parte dell?assistita verso i medici che l?hanno operata. Da Moccone, in provincia di Cosenza, giunse, giorni addietro, una richiesta di aiuto da parte di Marta Sicula la quale lamentava disturbi fisici ed era preoccupata perch? un eventuale intervento chirurgico era difficile da superare non avendo nessuna persona al mondo che si potesse interessare a lei durante la degenza in ospedale, ??Sono viva grazie all?aiuto della Dea Sport Onlus di Bellona. Mi sono rivolta alla Dea Sport di Bellona , ci scrive Marta, un?associazione della quale i mass media di Cosenza dicono un gran bene. Infatti, appena la contattai, dei veri ?angeli custodi? si misero a disposizione per alleviare le mie sofferenze. Fui accompagnata presso l?ospedale Cardarelli di Napoli nel reparto di chirurgia oncologica dove, il dottore Carmine Antropoli, di una disponibilit? unica, ha risolto i miei malanni. Tutta l?equipe medica e paramedica, mi ha sbalordita per la professionalit? e l?umanit? dimostratami. Inoltre, ho avuto modo di conoscere Lella, un?infermiera che, con il suo sorriso, riesce a darti la forza di reagire a qualsiasi dolore. Ho chiesto al Presidente della suddetta Associazione, Franco Falco, se il professionale comportamento di tutto il personale medico e paramedico, fosse per l?intervento dell?Associazione?. ?No! In questo reparto sono tutti competenti tanto da non creare problemi al primario?. Marta continuando: ?Desidero ringraziare di vero cuore sia il personale dell?ospedale che gli ?angeli custodi? della Dea Sport, un?Associazione che offre il proprio operato senza chiedere nulla in cambio?.

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