Dai Popolari-Udeur arriva il duro intervento di Salvatore Minieri.

Salvatore Minieri esordisce che ?pi? che fegato, nel rivotare il centrodestra, credo che ci voglia spudoratezza nel ripresentarsi al cospetto dell?elettorato, vilipeso e tradito?. Oggi, con una cittadina segnata da carenze strutturali e profondi solchi di mala amministrazione lasciati dal clan Magliocca, possiamo tracciare un generico, ma attendibile, bilancio della calamitosa ex amministrazione di destra. Se per la destra noi siamo ciurmaglia da forca, per tutto il centrosinistra questi lamenti di amministratori sfaccendati rappresentano il vero sprono a far capire che siamo l?unica via verso la ripresa, non solo dell?infrastrutturazione e dello sviluppo, ma soprattutto di quella condotta morale che, di certo, gli altri che si definivano migliori ed alternativi a noi vecchi gallinacci democristiani, non hanno mai avuto. Due esempi Francesco D?Alonzo, ex consigliere comunale che, alla faccia delle idee senza compromessi, qualche compromessuccio lo ha contratto con la Giustizia. O no? Secondo esempio, sempre per ricordare che con l?amministrazione Magliocca siamo diventati il paese dei cachi. Qualche anno fa fu aggredito il vescovo della nostra Diocesi, S.E. Monsignor Francesco Tommasiello. Ricordate chi c?era tra i pi? facinorosi? No? Bene, ve lo voglio ricordare io. Tra i pi? agguerriti contro il nostro carissimo e insostituibile Pastore, c?era colui che ? divenuto poi assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura. Immagino che il prossimo assessore alle Politiche Sociali sar? un alcolista rissoso e che, tanto per rimanere in stile destra. Oggi guardiamoli, questi fantozziani ex amministratori. Non sono tornati alle loro scrivanie e ai loro posti di lavoro. No! Proprio come gli impiegati della megaditta del rag. Ugo Fantozzi, stanno in piazza h24, come ad attendere che i soliti fessi gli ridiano l?occasione per commettere scempi e distruggere quanto di buono abbiamo fatto nella nostra amata citt?, oltre a ritornare con il portafogli ben rimpiguato. Basta! Rimandiamoli a casa, o in piazza a poltrire, se preferite. L?importante ? affidare il paese a chi vuole lavorare sul serio e con i valori democratici e civili che i nostri predecessori politici hanno tracciato. Delle finte raccolte differenziate, della cementificazione selvaggia e dei comizi al sapor di manganello, non sappiamo pi? che farcene. Adesso ? il momento giusto per cambiare rotta. Chi amministra deve, necessariamente, nutrire amore per la comunit?, non per il proprio tornaconto economico?.

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