Colture biologiche

Pi? volte abbiamo letto episodi assurdi sui pesticidi, il veleno usato in agricoltura per ?proteggere? le verdure, la frutta ed i frumenti. Detti pesticidi avvelenavano, non solo quanto giungeva sulle nostre tavole ma anche tutti gli insetti ed animali che ne venivano a contatto. Tempo addietro, fummo testimoni di uno vero sterminio di uccelli che avevano ingerito del grano appena seminato che era stato trattato con pesticidi che, oltre ad avvelenare gli uccelli, avvelenavano l?ambiente. Dopo un?infinit? di reclami fatti dagli ambientalisti e dai cacciatori, che i rivelarono coloro che maggiormente amano la natura, si inizi? a parlare di colture biologiche. Una delle prime aziende italiane che radi? i pesticidi fu quella di Tommaso Di Guida, un agricoltore che coltiva i suoi prodotti in tutta la regione Campania. Molti ettari di terreno del Di Guida si trovano sulla strada che da Camigliano porta al Borgo Leporano. Tutto quanto insiste su questi terreni ? protetto biologicamente, senza l?uso di pesticidi. Eccellenti prodotti dal gusto inimitabile sono coltivati senza avvelenare la natura. Il procedimento ? molto semplice: si usano degli insetti che divorano altri insetti nocivi che, con questo sistema, sono eliminati. In merito, il titolare dell?azienda Di Guida ci ha riferito: ?Abbiamo messo in atto tutti gli articoli della legge 20/78 che vieta, tassativamente, l?uso dei pesticidi. Siamo soggetti a continui controlli dall?ASL di competenza e, queste verifiche le accettiamo con molto piacere anche perch? i soggetti preposti ci offrono preziosi consigli. La nostra frutta, le pesche, in questo periodo, possiamo affermare che ? bella ma, principalmente gustosa. Nei mercati, un tempo, venivamo additati come quelli ?contro corrente? mentre oggi, i nostri prodotti, sono cercati. I consumatori sanno che acquistando da noi ricevono la genuinit? e non saranno mai avvelenati?.

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