Tony Di Bernardo, dopo oltre mezzo secolo, ? riuscita ad avere notizie sui suoi avi.

Abbiamo ricevuto una e-mail da Tony Di Bernardo, una intraprendente signora di origini italiane, che ? riuscita ad avere notizie dei suoi avi. ?Ho incominciato a seguire le tracce della storia della mia famiglia molti anni addietro. Scrive Tony Di Bernardo. Ho iniziato dalle persone e dalle notizie di cui ero a conoscenza a proposito di noi “Di Bernardo”. Non avrei mai immaginato di poter arrivare ai sorprendenti risultati ottenuti. La storia della mia famiglia incomincia a Camigliano (Caserta – Italia) con Alfonso Di Bernardo e Finizia Forese. Alfonso nacque il 3 settembre 1867 da Giovanni Di Bernardo e da Filomena Carusone. Essi erano proprietari terrieri e producevano vino, come tuttora fanno i loro eredi, a distanza di alcune generazioni. Mio bisnonno, Alfonso Di Bernardo, part? per la prima volta per l’America il 12 Luglio 1899 e dopo diversi passaggi attraverso Ellis Island arriv? a Pittsburgh, in Pennsylvania, dove si stabil? con la famiglia. Mio nonno, Annibale Giovanni Di Bernardo, nacque a Camigliano (Caserta – Italia) il 31 marzo 1890. Inizi? ad accompagnare suo padre in America, compiendo diversi viaggi con lui, e infine si trasfer? a Pittsburgh all’et? di 19 anni. Il suo ultimo viaggio sulla nave “Ancona” ebbe inizio il 19 marzo 1909, dopodich? si stabil? nei dintorni di Pittsburgh per lavorare per un po’ di tempo nelle acciaierie. Un amico lo contatt? e gli parl? della possibilit? di trovare lavoro nelle ferrovie di Hillsville, in Pennsylvania, dove mio nonno si trasfer? con la famiglia. L? incontr? mia nonna, Antonetta Messina, e la spos? il 3 ottobre 1912. Mio nonno era un gran lavoratore e amava molto la sua famiglia. Negli ultimi anni ho cercato informazioni sulla mia famiglia presso il Centro della Storia delle Famiglie a Butler, in Pennsylvania, dove ho trovato tutti i documenti italiani che mi servivano per ricostruire l’intera storia della famiglia dei miei nonni. Ho trovato certificati di nascita e talvolta di battesimo, di matrimonio e di morte. In questi documenti ? presente una gran quantit? di informazioni, come nomi di citt?, nomi di testimoni, et? ed occupazioni, oltre che indirizzi e nomi di genitori e di nonni. E con un po’ di fortuna sui documenti si possono trovare anche le firme originali? Questi risultati mi hanno spinta a fare una ricerca sugli elenchi telefonici italiani e con mia grande sorpresa ho scoperto che in Italia i nomi delle strade non erano cambiati, al massimo erano cambiati i numeri civici delle case. Cos? ho potuto riunirmi con alcuni componenti la famiglia di mio nonno ben 96 anni dopo la sua partenza per l’America. Lo scorso anno, prima di Natale, ho mandato a Camigliano alcune lettere indirizzate ai membri della famiglia che portavano il mio stesso cognome. Dopo Capodanno, ho ricevuto tre lettere dalle nipoti di mio nonno: Rosa Palandra, Cristina Veltre e Immacolata Cenname, lettere in cui mi invitavano a Camigliano per conoscere le loro famiglie. Venni in Italia per la prima volta l’8 ottobre 2003 e vi rimasi dieci giorni per visitare la mia nuova famiglia ritrovata. Sono capitata laggi? in occasione della festa di San Simeone e confesso che non avevo mai visto niente di simile. San Simeone ? il santo patrono di Camigliano. E’ stata un’esperienza indimenticabile! All’interno della solenne chiesa di San Simeone, che ha circa 1.100 anni, mi sentivo in uno stato d’animo straordinario, non solo per la visione di assoluta bellezza che riempiva la chiesa, ma per la consapevolezza della grande distanza che avevo percorso per andare a scoprire le radici della mia famiglia. Mi trovavo proprio nella terra dove era iniziata la storia della mia famiglia e camminavo per le stesse strade e vedevo gli stessi paesaggi e lo stesso paese che avevano conosciuto i miei antenati: era tutto cos? emozionante! E altrettanto commovente ? stato mettere piede nella fattoria in cui i miei bisnonni Alfonso Di Bernardo e Finizia Forese hanno fatto crescere la loro famiglia: infatti sono andata a visitare la casa dove mio nonno ed i suoi fratelli e sorelle sono nati e cresciuti. Una nipote di mio nonno, Alfonsina D’Onofrio, abita ancor oggi in quella casa e mantiene viva la tradizione di famiglia di cuocere nel forno all’aperto il pane, la cosiddetta “pizza incinta” e gli struffoli. Il paese di Camigliano ? un piccolo borgo tranquillo e piacevolissimo. La gente che vi abita ? gentile e simpatica. Sono sicura che mio nonno Annibale Giovanni Di Bernardo sarebbe orgoglioso e felice di sapere che un membro della sua famiglia ha compiuto un simile viaggio per onorare la sua memoria e quella dei suoi cari. Sono molto contenta di essere stata proprio io a farlo. Per me questo era un sogno, ed ? diventato realt?, ripagandomi per tutti gli sforzi che ho dovuto compiere. Ho ritrovato la mia famiglia e la terra che mio nonno ha tanto amato, per questo penso di ritornare a visitare, molto presto, quelle persone e quei luoghi?.

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