Eccidio, cittadinanza onoraria per il giudice Paolo Albano.

L?annuncio del pro sindaco Tommaso Sgueglia in occasione della commemorazione dell?eccidio
Ma neanche un fiore sul luogo della strage, destinato ad essere sommerso da colate di cemento?
Riscuote consensi l?iniziativa dell?amministrazione comunale, anticipata dal pro sindaco Tommaso Sgueglia nel corso della cerimonia finalizzata alla consegna della medaglia d?argento al valor civile alla citt? di Caiazzo, di concedere la cittadinanza onoraria al giudice Paolo Albano che, in veste di pubblico ministero, si adoper? per acquisire ogni elemento utile a smascherare il responsabile della strage di monte Carmignano, condannato all?ergastolo in contumacia per mancata estradizione della magistratura tedesca che, invece, ha assolto per intervenuta prescrizione il ?boia? di cui, nel proprio intervento, Albano ha volutamente omesso le generalit?, in segno di massimo sprezzo. Albano ha anche chiarito che, come altre, anche la strage caiatina consegu? all?entusiasmo con cui gli italiani accolsero il nuovo alleato. L?avvocato Insero, invece, presidente del comitato eredi delle vittime, ha ricordato che sin dall?anno 1956 l?amministrazione comunale si ? adoperata per ricordare la strage. Presente anche il vescovo Pietro Farina che avr? avuto i suoi buoni motivi per non intervenire anche se molti si aspettavano quanto meno un suo cenno benedicente: niente in confronto alla benemerita opera di don Gerardo Fava, ex parroco di San Giovanni e Paolo che dopo aver curato personalmente la posa di una grossa croce sul luogo dell?eccidio, ogni anno, finch? il Signore glie ne ha dato forza, lo ha commemorato con una celebrazione in loco, sentita soprattutto perch? affollata di parenti delle vittime, non di politicanti e politici. Ma secondo attenibile fonte anche al Monte Carmignano, come in via Guadanelle, la campagna dovr? soccombere al cemento, altro che sacrario: pecunia non olet.

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