No alla privatizzazione dell?acqua?

(Marianna E. Cuccaro)- Mentre nei ?Palazzi del Potere? si accapigliano per il varo dell?ennesima ed inutile Legge Elettorale e continuano a partorire leggi ?ad personam? che servono solo a garantire l?immunit? al Grande Capo ed ai suoi valvassori, mentre il ?vento nuovo? guidato dal mastelliano De Franciscis che spira in Provincia di Caserta da pi? di sei mesi, non fa altro che produrre piccoli tornadi per l?accaparramento delle poltrone nei consorzi ed enti vari da parte dei notabili locali, e mentre i multicolori sindaci locali sono sempre pi? impegnati nell?organizzazione di sagre e feste varie o alla ricerca della loro fetta di torta nella spartizione dei pani e dei pesci suddetta, continua ad aumentare il distacco tra coloro che utilizzano il potere ed i cittadini ?comuni mortali? con i loro bisogni reali ed i loro drammi.
E cos? a fronte del perdurare ed aggravarsi della crisi economica ed occupazionale le famiglie si vedono ogni giorno recapitare nuove erosissime bollette per gabelle sempre pi? disparate.
E? in questa ottica che bisogna leggere il fiorire sempre pi? frequente di comitati civici in difesa di esigenze e di diritti primari sempre pi? calpestati dal potere e sempre pi? dimenticati.
E? nella stessa ottica che bisogna leggere il cinismo con il quale, in maniera spudoratamente demagogica, i papaveri politici locali sono pronti a cavalcare tutti insieme la stessa tigre delle manifestazioni di piazza, creando confusione e sconcerto tra i cittadini, come se le responsabilit? delle scelte non fossero di nessuno.
E? questa la triste storia della centrale termoelettrica di Sparanise, che dopo tantissime ed inutili manifestazioni di massa contrarie, benedette anche dal vescovo, ha visto la sua nascita ed ora cammina speditamente verso la sua totale realizzazione.
E questo forse sar? lo stesso destino dei comitati di lotta di Tora e Piccilli e di Pignataro Maggiore contro la realizzazione di una piattaforma per la raccolta di rifiuti tossici e nocivi.
Un discorso a parte merita il movimento sempre pi? diffuso CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL?ACQUA che vede il disinteresse pressoch? totale da parte delle istituzioni e dei partiti politici. E qui bisogna chiedersi perch??.
Il 23.11.2004, l? Assemblea Ordinaria dell? Ente D?Ambito Napoli Volturno che rappresenta il Consorzio che gestisce l?acqua nella nostra regione, vot? quasi all?unanimit? di procedere alla costituzione di una S.p.A pubblico/privata per la gestione del Servizio Idrico Integrato.
Quasi tutti i comuni presenti (ad eccezione di Napoli e Carinaro) votarono a favore di questa delibera, comprese alcune Amministrazioni del nostro territorio che all?occorrenza si dichiarano Verdi ed ecologiste, nere, bianche, rose ecc.
Quelle stesse Amministrazioni che non perdono occasione di partecipare alla giornata nazionale di Legambiente per farsi fotografare mentre puliscono un?aiuola e che qualche giorno dopo ?dimenticano? di partecipare alla grande manifestazione di massa di Pignataro Maggiore contro l?installazione di una piattaforma per la raccolta di rifiuti tossici e nocivi.
Questa delibera che toglie ai cittadini anche uno dei suoi diritti primari, denota il colpevole disinteresse da parte delle istituzioni verso i bisogni delle famiglie (forse perch? all?interno di questa nuova S.p.A. si creeranno nuove poltrone e nuovi incarichi ben remunerati?).

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