Musica sotto le stelle
Erano in tanti gli appassionati di musica, particolarmente quelli legati ai motivi degli anni ?60, che si sono ritrovati in Piazza Gianni XXIII per sognare, ad occhi aperti, e rivivere un passato fatto di canzoni che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore. E? stato un piacevole viaggio musicale voluto da Melina Fiorillo, Presidente del Circolo ? La Piazzetta? ed organizzato in maniera impeccabile da Enzo Natale. Sul palco si sono alternati tre gruppi musicali: lo storico Garden Club, la Lawyer?s Band (la banda degli avvocati) e la Nona Diesis. Applausi e consensi per i ? musical vocalist?: Enzo Natale, Michele Iadicicco, Armando Giuliano e Luigi Vinciguerra. Al loro fianco due gradite sorprese: l?Avvocato Sandro Di Nardo e Marianna Sellitto da Pignataro Maggiore. Mentre il primo?rispolverava? vecchi motivi come: Ma che colpa abbiamo noi, E la pioggia che va, Un?ora sola ti vorrei e Mare nero, la seconda sorprendeva tutti per le sue interpretazioni in lingua inglese. Il terzo gruppo ?Nona Diesis? riusciva a trascinare i presenti con esecuzioni di musica Rock-blues che permettevano al chitarrista di sbizzarrirsi in magistrali assoli. Un?apposita giuria, di cui era presidente il prof. Luca Antropoli, esprimeva giudizi salomonici, scevri da ogni partigianeria. Fra le esecuzioni erano premiate: ?Impressioni di settembre? eseguita dal Garden Club, ?La canzone del sole? cantata dall?Avv. Di Nardo con la Lawyer?s band e This Love (questo amore) eseguita dalla Sellitto con la Nona Diesis. Altri premi: ad Enzo Natale per la perfetta organizzazione e a Di Nardo per le sue interpretazioni e la ?sorpresa canora? che lasciava attoniti gli spettatori. Lo spettacolo era presentato dal gioviale e sorridente Alfredo Di Lorenzo, mentre il dott. Enzo Falco premiava i gruppi e gli altri interpreti. Prima del termine i tre gruppi si fondevano per eseguire un nostalgico e significativo motivo di Francesco De Gregori: ?Generale? e, tra il pubblico, si notavano molti spettatori che cantavano tenendosi affettuosamente per mano. Il viaggio musicale terminava tra gli applausi di tutti coloro che, sfidando l?umidit? della sera, erano rimasti sul treno dei ricordi, felicemente giunto in stazione, per ripartire alla prossima occasione.