Riforma inerente la produzione dell’olio d’oliva
A proposito della riforma inerente la produzione dell’olio d’oliva vorremmo sfatare alcune dicerie diffuse da squallidi personaggi che stanno creando sgomento ed incertezze presso gli olivicoltori campani e, particolarmente casertani i quali, specialmente in alcune zone, non sanno dove attingere informazioni. Ebbene, sarebbe opportuno che il ministero all’Agricoltura emanasse una circolare esplicativa in modo da dissipare tanti dubbi che hanno dato e danno adito ad alcuni di creare un clima di esasperazione. Anche se alcune regole si possono confermare: chi non ha affittato nel periodo storico 1999-2002 godr? del pagamento totale, vale a dire percepir? il 95% circa dell’aiuto. Quindi per costoro non si porr? alcun problema. Per chi, invece, nel periodo storico ha affittato l’uliveto, o per altri motivi non deteneva la conduzione del fondo, per costoro il Ministro ha chiesto alla Comunit? Europea un regime particolare ed esclusivo per la Campania in modo da sanare tante situazioni che in questa regione si sono venute a creare. Questo provvedimento dovrebbe prevedere che l’aiuto venga diviso fra il proprietario del fondo e l’affittuario che conduceva nel periodo storico, nella misura del 40% circa a favore del proprietario e del 60% circa a favore del affittuario. L’esatta misura, fatte le dovute trattenute, dovrebbe essere determinata e fissata nel decreto attuativo che il Ministero emaner? dopo aver ricevuto l’approvazione della Comunit? Europea. Questo placet sar? dato, per quanto ? a nostra conoscenza, prossimamente. Ribadiamo che sarebbe oltre modo opportuno che gli autentici olivicoltori rappresentati e non le lobby sotto mentite spoglie venissero consultati in modo che il Decreto attuativo desse concrete risposte alle esigenze vere degli olivicoltori campani.