Giornalista salva editore televisivo, mancato suicida.

Grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri di Caiazzo, della Centrale Operativa del 112 e della Polizia. L?uomo voleva farla finita in seguito alla morte della madre e pare a qualche delusione amorosa. Sconcertante esperienza per un giornalista caiatino, contattato al telefono da un editore televisivo che voleva farla finita. Stava selezionando come ogni mattina le notizie da smistare ai vari organi d?informazione quando, all?improvviso, ? stato scosso da una telefonata anonima: dall?altro capo della cornetta, in evidente stato di chock, un editore televisivo napoletano che prima di togliersi la vita aveva deciso di confidare i motivi della sua irrefrenabile angoscia al corrispondente di tutti i giorni, con il quale, pur senza conoscerlo personalmente, si era instaurato un rapporto fiduciario e cordiale. Pregandolo di divulgare solo ?a cose fatte? i motivi del gesto in parte gi? compiuto, al giornalista l?editore avrebbe confidato di aver ingerito moltissime capsule barbituriche in seguito alla morte della madre e, pare, ad alcune incomprensioni con l?ex ragazza, ovvero a una cocente delusione amorosa. Di fronte al vano tentativo di calmare l?editore, che anzi avrebbe minacciato di svenarsi, il giornalista non ha esitato a segnalare il caso ai Carabinieri della stazione caiatina ed in particolare al maresciallo Stephen Presicce che, in pochi minuti, ha raccolto ogni elemento utile per individuare dove si trovasse l?editore ed allertato la Centrale Operativa della Benemerita affinch? sul posto si recassero non solo le Forze dell?Ordine, ma anche un?ambulanza attrezzata per fronteggiare ogni evenienza. Proprio al tempismo dei soccorritori pare debba la vita l?editore che, non avendo risposto al telefono n? tampoco al citofono, li avrebbe costretti a forzare la porta d?accesso all?abitazione in cui effettivamente si trovava il corpo della madre, morta da poche ore, e l?uomo in evidente stato di chock, pare in seguito all?ingestione di psicofarmaci ed al taglio dei polsi, che, una volta rianimato, l?editore avrebbe cercato di giustificare col maldestro tentativo di aprire una scatoletta di tonno. Ma un amico avrebbe confidato agli inquirenti che l?insano gesto dell?editore, conseguiva alla consapevolezza di essere rimasto solo al mondo dopo la morte della madre e il definitivo abbandono da parte della compagna, che non vuol essere pi? tirata in ballo. In seguito alla suddivisione delle competenze fra le varie forze dell?ordine nel centro partenopeo, comunque, toccher? agli agenti del commissariato di Polizia Napoli-Vomero far luce sullo strano episodio, che dovrebbe far riflettere soprattutto quanti non credono nell?esistenza del vero amore.

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