Protesta per le bollette

I cittadini residenti a Capua hanno ricevuto salatissime bollette con somme eccessive che riguardano un depuratore mai entrato in funzione. Il recapito delle bollette ha suscitato proteste, da parte dei residenti, i quali si sono rivolti ad un Comitato di Tutela del Cittadino. La somma riportata sulle bollette riguarda il normale consumo di acqua potabile, le acque reflue ed il depuratore. Molti sono i cittadini che hanno espresso tutto il loro livore contro una simile richiesta, e tutti si dicono disposti a ricevere bollette singole ossia: una per il consumo dell?acqua potabile, una per la depurazione ed un?altra per le acque reflue perch? non intendono subire l?imposizione di pagare per un depuratore che non ? mai andato in funzione. Intendono pagare il giusto! Inoltre essi apprendono che la concessionaria dell?acqua ? obbligata, per legge, a raccogliere le somme derivanti dal canone, ed inviarle alla Regione che cura il funzionamento e la manutenzione dei depuratori. Intanto si apprende, strano ma vero, che una disposizione regionale stabilisce che l?utente dovr? pagare la quota anche quando il depuratore non c?? o non funziona. Ma la sentenza n. 14314 della Corte di Cassazione, fin dal luglio scorso, affermava che se i depuratori non esistono o non funzionano, il canone non ? dovuto. Un mistero che va risolto al pi? presto, un tira e molla che inasprisce gli animi di tutti gli utenti capuani i quali non riescono pi? a districarsi, in questa rete di affermazioni e negazioni. Auguriamoci che almeno il Comitato Tutela del Cittadino, da pochi mesi costituitosi, riesca a fare chiarezza in questa ragnatela di indecisioni.

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