Muore per soccorrere un amico
Nonostante avesse il giubbotto catarifrangente e le luci d’emergenza attivate,Vittorio Lionardo, cerca di soccorrere un automobilista, suo amico, ma viene investito e muore. E’ stata questa la tragica fine che il destino ha riservato ad un giovane 32enne figlio di un napoletano. Cos?, dunque, ha sacrificata la sua giovane vita Vittorio Mario Lionardo, residente ad Isernia dove, da qualche decennio, risiedono anche i genitori. Secondo la ricostruzione eseguita dalla Polstrada della importante Autostrada, la vettura del giovane transitava sulla corsia sud, diretta a Napoli. Lo sfortunato viaggiava in compagnia della propria moglie a bordo di una Opel Meriva. Poco pi? avanti lo precedeva un suo amico. Quest’ultimo al Km. 699, in tenimento di Bellona, perdeva il controllo della vettura, una Fiat Punto, ed andava ad urtare contro il gard rail. Accortosi di quanto succedeva al compagno di viaggio, il Lionardo, scendere dalla propria vettura, munito di giubbotto antirischio e dopo aver azionato le luci intermittenti della propria vettura, per recarsi a prestare il necessario soccorso, anche per segnalare il sinistro e far defluire il traffico. Ma neanche fa in tempo a compiere dieci metri che un Fuori Strada Land Rover, guidato da un giovane ventenne e con altri quattro giovani a bordo, lo investe in pieno trascinandolo per venti metri. Il che avviene sotto gli occhi atterriti della moglie la quale pure si era adoperata per soccorrere l’amico del marito. Quasi immediata la morte del Lionardo, nonostante i soccorsi ed il successivo ricovero nell?ospedale Cardarelli di Napoli, dove veniva riscontrato un grave trauma cranico e lesioni multiple interne. Certo la velocit? dell’investitore, appare la causa pi? probabile del grave sinistro che ancora una volta fa pagare ad un volenteroso il prezzo dell?altruismo. La dichiarata e spontanea gratitudine della famiglia dell’amico non ha contribuito a lenire il dolore della famiglia per la grave perdita dell’estinto, i cui parenti, saputo dell?incidente, sono accorsi numerosi presso la sala mortuaria dell?ospedale Cardarelli di Napoli. Un amico ? morto per essersi prodigato per un altro amico.