Un abile truffatore e trasformista

Quella che leggerete sembra una storia inventata, invece e del tutto vera! Ancora oggi a Bellona ricordano uno strano personaggio il quale, in vita, fu un abile truffatore ed esperto trasformista. Giuseppe Matano, da tutti conosciuto con il nome di Don Peppe Matano, vestiva sempre abiti all?ultima moda e salutava tutti con garbo e gentilezza. Nessuno avrebbe mai pensato che, quel signore cos? cortese ed elegante, fosse un esperto manipolatore dell?imbroglio. Fin da ragazzo Giuseppe Matano aveva preferito vivere tra gli inganni e gli espedienti e, raggiunta la maturit?, decise di continuare nella certezza che l?avrebbe fatta franca al termine di ogni colpo. Dopo essersi ?collocato a riposo?, per raggiunti limiti di et?, prima di tirare le cuoia, il nostro protagonista decise di tirare le somme delle sue spettacolari ?avventure?. Nell?arco dei suoi settanta anni aveva collezionato ben 396 azioni fraudolente che gli avevano fruttato diversi milioni necessari per condurre una vita comoda. Chi scrive ebbe l?occasione di conoscerlo ed intrattenersi, insieme ad altri amici, per ascoltare, dalla viva voce del protagonista, la descrizione di abili truffe ai danni di poveri creduloni che ?il nostro? riusciva ad abbindolare con il suo linguaggio forbito e convincente. Fra le abili truffe, descritte con accurata puntigliosit?, molti bellonesi ricordano quella ai danni di un ricco proprietario terriero. Un messaggero, alcuni giorni prima, aveva informato il ricco tenutario di una visita da parte di un eminente uomo religioso. Indossato l?abito vescovile, Giuseppe Matano, accompagnato dai ?suoi dignitari? anch?essi in abiti religiosi, si rec?, a bordo di una lussuosa Mercedes, a casa del ricco proprietario e, al termine del lauto pranzo, l?ospite espose la ragione della sua visita: raccogliere una somma di denaro da devolvere, tramite le Missioni, alle famiglie povere dell?Abissinia. Il ricco proprietario, dai sentimenti molto religiosi, consegn?, nelle mani del ?segretario di Sua Eccellenza?, la somma di cinque milioni di lire. Altra spettacolare truffa fu quella ai danni di un contadino al quale fu riferito che, nel suo terreno, risultava sepolta una cassa contenente oggetti in oro risalenti all?antica Roma. Il povero uomo cadde nella trappola e, dopo gli scavi, fu minacciato di versare una somma di denaro se voleva appropriarsi della preziosa cassa, altrimenti sarebbe rimasta tra le mani degli ?onesti spalatori?. Ottenuta la somma,Giuseppe Matano ed i suoi accoliti si allontanarono in fretta ed il povero contadino, aperta la cassa, rinvenne monete romane in ottone, su cui erano riprodotti volti di ?imperatori romani? mai esistiti. Giuseppe Matano, con orgoglio, vantava la conoscenza con il grande regista Federico Fellini il quale, prima delle riprese del film ?Il Bidone?, avrebbe chiesto delucidazioni ?all?amico esperto?. La descrizione potrebbe continuare, poich? tante, e poi tante, sono le truffe portate a segno da un irriducibile uomo che visse tra le pareti delle patrie galere e tra quelle di casa, preparando e studiando come ?fregare il prossimo?.

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