Nella bufera la distribuzione delle derrate alimentari

La parrocchia di Pastorano, ogni mese, distribuisce dei pacchi contenenti derrate alimentari. Un impegno socio-umanitario assolto, nella ?Citt? della pace?, dal parroco don Pierino Giuliano. La distribuzione di qualche giorno addietro ha scaturito una polemica infinita. Si sono presentate, presso la nostra redazione, sette donne che avevano ricevuto i suddetti pacchi sostenendo di aver pagato, per ogni pacco, ?1,50 che moltiplicato per 400 pacchi, permettono, ogni mese, un?ulteriore entrata, alla parrocchia, di seicento euro. Le contestatrici, oltre a non condividere il pagamento della suddetta cifra, non si spiegano perch?, dopo ricevuto il pacco, ? stato chiesto di firmare un foglio in bianco e, alla richiesta di elencare, sulla ?ricevuta?, le derrate consegnate, ? stato risposto che facevano troppe storie e che il prossimo mese non avrebbero ricevuto il pacco. Ci ? stato riferito che il pacco, loro consegnato, conteneva: Kg 4 di pasta, lt. 2 di latte, gr. 250 di burro, Nr. 2 succhi di frutta da gr. 330, gr. 300 di provolone e un pacco di biscotti. Per fare chiarezza sulla contestazione abbiamo incontrato il parroco, don Pierino Giuliano che ci ha riferito: ?Per giustificare la cifra pagata sappiate che a tutte le donne che vengono a ritirare il pacco viene consegnata ?La famiglia cristiana?. In riferimento al foglio in bianco, considerato che, fino all?ultima distribuzione, (quella contestata ndr) tutti i pacchi contenevano le stesse derrate alimentari e, solo per ragioni di tempo e praticit?, ? stato chiesto di firmare il foglio in bianco. Lo stesso ? stato, poi, completato con la lista delle derrate ricevute. Per ragione di privacy non le posso mostrare che dico la verit? ma, la documentazione ? a disposizione di qualsiasi controllo?. Conclude don Pierino Giuliano. Queste giustificazioni non hanno convinte le contestatrici che ribadiscono: ?premesso che nessuna di noi ha ricevuto la Famiglia Cristiana, non riusciamo a comprendere perch? tale imposizione. Se siamo considerate ?povere?, perch? ci viene obbligato l?acquisto di una rivista che non a tutte interessa? Siamo sempre convinte che ?c?? poca trasparenza? nell?imporci di firmare il foglio in bianco?.

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