Blitz del Centro Sociale Autogestito ed Occupato ?Tempo Rosso?

Un blitz di protesta, a tutti gli effetti, quello messo a dai giovani attivisti del Centro Sociale Autogestito ed Occupato ?Tempo Rosso? considerato colonna portante del Comitato di lotta all?insediamento della Piattaforma per lo smaltimento dei rifiuti industriali e speciale, tra cui tossici e nocivi. I giovani di Tempo Rosso, partiti da Pignataro, appena arrivati a Napoli, presso la sede Commissariato di Governo, retto dal Prefetto Corrado Catenacci, nel momento dell?occupazione, hanno affermato: ?Siamo venuti qui, all’ufficio stampa del commissariato rifiuti, per celebrare degnamente le Nozze d’Argento con l’emergenza: dal terremoto ai rifiuti, sono 25 anni che le classi dirigenti della Campania vivono una travolgente storia d’amore con i poteri straordinari del Commissario governativo di turno. 25 anni di spartizioni, clientele, e neoliberismo?. I giovani di Tempo Rosso, unitamente alla Rete dei Comitati Campani
per la difesa della salute e dell’ambiente, del Presidio Pantano di Acerra e dei Cobas societ? miste, hanno detto: ?Basta con la logica dell’emergenza e dei commissariati. Riscriviamo dal basso e con la partecipazione diretta delle popolazioni il nuovo piano dei rifiuti. Stop immediato al procedimento straordinario che il due dicembre prossimo vedr? convocata la Conferenza dei Servizi che sancir? l?approvazione del progetto definitivo per l?insediamento della piattaforma a Pignataro?. A convocarla ? stato l?ingegner Giovanni Perillo, Responsabile Unico del Procedimento del Commissariato per l?Emergenza Rifiuti in Campania. ?Per contrastare questo progetto di svendita del territorio agli interessi privati, le tante realt? in lotta contro il piano rifiuti ed i suoi mefitici effetti sul territorio hanno costituito una rete regionale per elaborare forme di lotta e piattaforme quanto pi? unitarie possibili, comprendendo che solo unendo le forze, mettendo in discussione non solo la realizzazione del singolo inceneritore, sversatoio o piattaforma, ma l’idea di fondo da cui questi progetti mostruosi traggono origine, ? possibile ? possibile tentare di contrastare questa politica infame di avvelenamento del territorio ammantata di finto progressismo ed ipocrita “legalit?”. Per questi motivi come comitati popolari, insieme ai lavoratori del settore ambientale e ai disoccupati organizzati, facciamo appello a tutte le realt? sensibili, come ai singoli, per una riscrittura dal basso, nella lotta, di un contro-piano dei rifiuti costruito a partire dalla ricchezza di proposte che ogni realt? in lotta ha prodotto nell’arco di questi ultimi anni, mentre le istituzioni tutte erano impegnate unicamente a zittire, reprimere e criminalizzare?.

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