L?Acli Terra Campania chiede chiarezza sull?incendio

L?Acli Terra Campania per Legalit? si rivolge alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per fare chiarezza e sull?incendio successo lo scorso tredici maggio nel deposito vernici dello stabilimento della societ? ItalCoat S.r.l. e della Condital S.r.l. che costeggiano la Strada Statale Appia nella area industriale di Pignataro Maggiore. L?Acli Terra Campania per la Legalit?, presieduta da Gaetano Manna, gestisce in tutta la Provincia di Caserta, alcuni terreni confiscati alla criminalit? organizzata, tra cui anche quelli confiscati al clan Nuvoletta a Pignataro, ubicati in localit? AriaNova. Il terreno in questione, ? collocato sull?Appia al versante opposto dei due stabilimenti su citati, e risultava piantato di piantine di zucca gi? dal mese di aprile, ma circa un mesetto dopo scoppio un incendio nello stabilimento dell?imprenditore Massimo Moschini, nel quale andarono distrutti due capannoni: in uno erano presenti all?atto dell?incendio circa 200 fusti di vernice da duecento litri ciascuno, mentre nell?altro erano presenti un distillatore ed i solventi di scarto in attesa di essere rigenerati. Nella stessa area, come si legge dalla Relazione dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Caserta, erano staccati provvisoriamente i rifiuti dello stabilimento. Ad oggi, a seguito dalle relazione tecnica effettuata dall?intero staff del dottor Pasquale Iacovino, del SannioLab che si occupa di analisi ambientali, autorizzato dal Ministero della Salute, il dottor Manna dell?Acli, ha dato mandato allo studio legale dell?avvocato Pasquale Iovino, di procedere per via legale, perch? la maggior parte delle zucche hanno una spaccatura laterale e delle macchie di colore azzurro. A questo punto leggendo la memoria che l?avvocato Iovino invier? a breve ai magistrati, si evince anche che all?atto dell?incendio una nube di polvere e gas derivanti dalla combustione di solventi classificati come sostanze pericolose quali butanine, acetato di etile, 2butossuetandolo, 2 dimetilammio etanolo, butanolo ecc si era diretta verso la strada e verso i terreni in questione. Ed molto strano che ad oggi, non ? presente nessuna relazione dell?Arpac sull?eventuale danno ambientale creato dall?incendio. Dalle analisi dei terreni e delle zucche, si evince una notevole presenza di metalli pesanti, che a mano a mano che ci si allontana dal luogo dell?incendio diminuisce. Ad oggi, oltre al danno per lo colture, c?? la necessit? di bonificare i terreni dai metalli pesanti. Intanto, l?Acli Terra Campania per Legalit?, sta valutando anche il perch? dell?assenza totale di un?indagine svolta dall?Arpac che non ha, durante e dopo l?incendio, neanche avanzato l?ipotesi sull?eventuale danno ambientale, ma nelle persone del Direttore del Servizio Territoriale, Antonio Ferrara e del direttore del Dipartimento Luigi Aulicino, del geologo Bernardo Vicario e del Dirigente A. Delle Femmine, si sono limitati a verificare che tutti i residui dell?incendio fossero smaltiti, mentre non viene preso in considerazione quando il funzionario del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, l?ingegner Mario De Marco, che parlava di notevoli quantitativi di combustione e fumi.

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