Perch? non torniamo al vetro e ai vuoti a rendere?

Nella vicenda del latte Nestl? per bambini, contaminato da una sostanza chimica, tutta l’attenzione dei media si ? concentrata sul latte e sull’incidente provocato dalla multinazionale. L?Associazione Dea Sport Onlus di Bellona si chiede se tali problemi non siano riscontrabili sulle confezioni di latte di altre aziende presenti sul territorio nazionale con particolare attenzione alle varie Centrali del Latte disseminate sul territorio della regione Campania.
I problemi che questo incidente pone sono l’uso della chimica nel confezionare i prodotti alimentari e nella produzione di rifiuti, anche alla luce dei nuovi regolamenti europei sulle sostanze chimiche. Due le domande che questo ennesimo caso su un prodotto alimentare dovrebbe porre, al di l? dei soliti comunicati rassicuranti delle aziende coinvolte: da un lato quale ? il reale livello di sicurezza di questi contenitori che, almeno in questa particolare circostanza, hanno rilasciato sostanze verso il liquido contenuto. A tale scopo i soci del sodalizio bellonese chiedono ai responsabili preposti di eseguire tutti i controlli necessari al fine di garantire e tutelare la salute dei consumatori. Il presidente della Dea Sport Onlus, Franco Falco ci ha riferito: ?Da anni, sosteniamo la necessit? di indirizzare la produzione dei contenitori per liquidi verso il vetro o comunque verso soluzioni riutilizzabili e con cauzionamento per evitare che materiale, peraltro non costituito da sola carta, entri nel circuito dei rifiuti e nella migliore delle ipotesi della raccolta differenziata. I vantaggi del vuoto a rendere sono molteplici. Il contenitore non diventa rifiuto, quindi non grava sui costi di raccolta e smaltimento e non va ad alimentare inceneritori. Fa risparmiare per intero le materie che sarebbero necessarie per la produzione di un altro contenitore L’operazione di lavaggio e sterilizzazione delle bottiglie in vetro richiede circa 60 volte meno energia rispetto alla produzione ex novo. Non solo, garantisce un corretto comportamento da parte del consumatore che ? spinto dalla cauzione a restituire il vuoto con percentuali elevatissime?. Conclude Franco Falco.

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