Ogni uomo deve essere tutelato dall’ente per cui lavora

Solo la conoscenza dei propri diritti rende l’uomo libero. Ogni lavoratore deve essere tutelato dall’Amministrazione per la quale lavora, al di l? del ruolo che ricopre nella societ? o nell’ambiente di lavoro, in ottemperanza delle leggi dello Stato e dei suoi regolamenti, ma spesso e volentieri nella pubblica amministrazione succede al contrario. Con tale affermazione, un impiegato bellonese, G. G,, che avendo avuto diniego ad una sua precisa richiesta d’accesso agli atti contenuti nel proprio fascicolo personale, ai sensi della legge 241/90, si ? visto negare per ben due volte tale diritto. Solo la preparazione del bellonese, dopo aver impugnato gli atti di diniego, lo induce a ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania per far valere le proprie ragioni.
?Non tutti i lavoratori sono nelle condizioni di far valere i propri diritti, sia per questioni economiche sia per poca conoscenza delle leggi a suo favore? ci riferisce G. G. il quale, inoltre, lamenta che sono sempre meno i corsi di formazione professionale. ?Tali comportamenti di alcuni dirigenti, continua, sono da attribuire, il pi? delle volte, alla poca attenzione delle organizzazioni sindacali del settore, che spesso sono poco attenti alle angherie che i propri iscritti subiscono dal datore di lavoro. L?intraprendente impiegato bellonese, davanti al Tar, ha fatto valere le proprie doglianze, per il riconoscimento di un suo diritto, che nella decisione pronunciata con sentenza del 20/10/2005, e depositata il 24/10/2005, dai giudici della I? sezione del TAR gli ha dato ragione obbligando l?ufficio responsabile al rilascio di tutti i documenti richiesti con la nota del 9/06/2005. La vittoria dell?impiegato bellonese la si pu? definire, forse, uno dei primi casi in Italia ad aver ragione essendo lui stesso difensore della propria causa di fronte al tribunale amministrativo regionale. Tale risultato, si rende pubblico perch? la propria conoscenza sia di supporto per tutti quei lavoratori che in silenzio subiscono.

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