Maresciallo in pensione ma con 14 anni cancellati

Rischia di vedersi negati 14 anni di servizio un maresciallo dell’Esercito ed ha informato, della vicenda, anche il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. “Non chiedo l’elemosina, ma se siamo in uno Stato di diritto, perch? a me viene negato il servizio prestato?” Si domanda, fra l’altro, il maresciallo che ci chiede di tenere l?anonimato. Sono ormai 40 anni che il militare attende il ripristino della pensione privilegiata. “Perch? in Italia devono esserci cittadini di serie A e di serie B? Mi sento demoralizzato, dopo aver servito lo Stato ad essere trattato in questo modo”. Il maresciallo in congedo, in questi lunghi anni ha inviato diverse comunicazioni agli uffici interessati ricevendo, per?, quasi sempre risposte evasive e mai una chiarificatrice. L?ex militare ha prestato per circa 14 anni servizio nell’Esercito ed ? stato congedato nel dicembre del 1964 con un decreto di pensione privilegiata per quattro anni, rinnovabile. “Allo scadere, racconta l’uomo molto amareggiato per quanto sta accadendo, avevo fatto ricorso alla Corte dei Conti, sezione giurisdizionale di Roma”. Successivamente, con la riforma ed il subentro delle sezioni regionali avevo interessta la sede di Napoli. “Qui in Campania, mi fu negato il diritto, di essere sottoposto a visita”. Il racconto del maresciallo disegna una Italia che in molti conoscono bene. “Al decimo Commiliter di Napoli, ricorda l’ex militare, un colonnello medico mi mand? via, senza effettuare alcuna visita medica e dando uno sguardo veloce al mio fascicolo che era sulla scrivania. Da allora gli anni di servizio ”prestati”, ? proprio il caso di sottolinearlo, sono stati letteralmente cancellati ed io non sono pi? riuscito a recuperare la pensione che mi spetta?. Inoltre, nel 2001 una petizione inviata al Presidente della Repubblica, un modo di aggrapparsi ad un ultimo scoglio, non ha ottenuto risposta. Probabilmente anche quel documento si ? smarrito nel mare di carte. “Non voglio e non posso perdere 14 anni di servizio, continua il maresciallo. Quando leggo che i semplici portaborse arrivano a cifre stratosferiche, rifletto sul fatto che io sono stato privato dei miei diritti. ? difficile trovare altre soluzioni, mi resta solo la speranza che qualcuno che conta legga questo mio appello e mi aiuti ad ottenere quanto mi spetta, se non altro per essere stato un fedele servitore dello Stato”.

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