Non fu responsabile di uno scontro mortale

Non ebbe alcuna responsabilit? nell’incidente costato la vita a Vincenzo Romeo. Per questo motivo, P. G., capuano di 32 anni, ieri ? stato prosciolto dal Giudice per Udienze Preliminari del Tribunale di Napoli. Accusato di omicidio colposo, il giovane ? uscito indenne dall’udienza preliminare, grazie alle tesi difensive dell’avvocato Giorgio Visconti, il quale ? riuscito a convincere il giudice della sua estraneit? all’accaduto. I fatti contestati risalgono al giugno del 2004. Il Romeo, in sella alla sua moto, mentre percorreva via Marittima di Napoli, si trov? nel bel mezzo di un incrocio scontrandosi con una Polo condotta appunto da P. G. Uno scontro fatale, che era costato la vita al motociclista. Contemporaneamente per il giovane capuano erano iniziati i guai giudiziari. I rilievi effettuati dalla polizia stradale, avevano infatti indotto il magistrato di turno ad iscrivere il suo nome nel registro degli indagati, facendolo diventare protagonista di un’inchiesta, che si era poi tradotta in un processo in piena regola. Omicidio colposo l’accusa di cui il capuano era chiamato a rispondere e di cui ieri ? riuscito a liberarsi. Nello specifico, la Procura gli aveva contestato di avere superato i limiti di velocit? imposti nei centri abitati, ovvero di procedere ad oltre 50 chilometri orari. La testimonianza del perito, ingegnere Nicolosi, per?, ha messo in discussione tale tesi, ricostruendo con esattezza la dinamica dell’incidente ed evidenziando l’impossibilit? di stabilire con esattezza la velocit? a cui si muoveva l’auto guidata dall’imputato. Allo stesso tempo, per?, gli accertamenti effettuati dal consulente hanno permesso di chiarire che il centauro non si sarebbe fermato allo stop e che, di conseguenza, il guidatore della Polo non avrebbe potuto fare nulla per evitare lo scontro.

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