Un dipendente chiede i suoi diritti
Un giovane impiegato residente a Bellona, dipendente di una azienda che opera in Caserta, che per ovvi motivi ha scelto l?anonimato, lamenta che da quando fu assunto, svolge mansioni impiegatizie bench? gli sia stata assegnata, sul libretto di lavoro, la qualifica di operaio. Si ? rivolta ad un legale che gli ha riferito: ?L?art. 2103 del Codice Civile sancisce che il lavoratore ha diritto a svolgere mansioni per le quali ? stato assunto o quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione. Nel caso di assegnazione a mansioni superiori, il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all?attivit? svolta e l?assegnazione diviene definitiva, ove non abbia avuto luogo per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi. Alla luce di ci? se il lavoratore abbia effettivamente esercitato mansioni superiori a quelle per le quali ? stato assunto. ? in relazione alle mansioni superiori di fatto svolte che egli deve essere inquadrato e retribuito. Nel caso della dipendente bellonese, appare chiaro che di fatto esercita mansioni superiori rispetto a quelle indicate sul libretto di lavoro: in tal caso ha diritto ad essere inquadrato e retribuito in relazioni alle mansioni impiegatizie effettivamente esercitate. Inoltre contro le indicazioni inserite nel libretto di lavoro ? ammesso ricorso, da parte dell?interessato alla Direzione Provinciale del Lavoro, Servizio politiche del lavoro, che potr? disporre la rettifica o la sospensione delle indicazioni, senza pregiudizio delle azioni di legge, a norma dell?art. 7, ultimo comma, della legge n.112/1933. La giovane dipendente bellonese deve ottenere l?esatto inquadramento. In caso contrario, si rivolga al giudice del lavoro per farsi tutelare?.
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