Pubblica illuminazione spenta coi telefonini

Intanto continuano i brevi black out dell?energia elettrica, con grossi danni a privati e commercianti, ormai stufi di subire.
Basta un telefonino con porta ad infrarossi per mandare in tilt la pubblica illuminazione nel centro storico caiatino. Questa la laconica conclusione cui, dopo estenuanti ricerche di un guasto, a quanto pare inesistente, sarebbero giunti gli operai preposti alla manutenzione, tempestati di solleciti ed imprecazioni in seguito ai frequenti, inspiegabili black out serali e notturni, durante i quali la masnada che molti preferiscono fingere di ignorare da? il meglio di s?. Hanno dovuto prenderne atto, nonostante il comprensibile scetticismo, alcuni astanti allorch?, presso la sede della Pro Loco, un tecnico ha dimostrato praticamente come fosse semplice disattivare la pubblica illuminazione semplicemente armeggiando con un telefono cellulare sotto l?armadio metallico contenente gli interruttori generali dell?impianto elettrico. Sar? per questo che, a quanto denunciato da alcuni sconcertati genitori, finora nessuno si era preoccupato di far chiudere la porta di tale contenitore, posto esternamente alla cabina di trasformazione ad altezza di bambino e quindi accessibile a tutti? Scusante che non pu? reggere, anche perch? il mese entrante ricorre il secondo anniversario dalla folgorazione che per poco non mand? all?altro mondo un collaboratore della Pro Loco prodigatosi per spegnere alcuni lampioni, prima che iniziasse uno spettacolo, proprio armeggiando presso tale cassetta. A testimoniare tale vergogna ? rimasto un lampione, posto sotto sequestro, ingabbiato in alcune tavole ormai marcite e che probabilmente ora rappresenta un pericolo come tutti gli altri sprovvisti di protezione sui cavi e ricoperti con cartone e nastro isolante.
In seguito alle vibrate proteste di alcuni sconcertati cittadini, ora un catenaccio ? comparso su uno sportello, ma altri ne restano attaccati col filo di ferro, evidentemente perch? questo significa buon vivere cittadino. Buon vivere dimostrato anche dai frequenti quanto fastidiosi black-out dell?energia elettrica, solitamente di brevissima durata e che, a quanto pare, proprio per questo provocano notevoli danni a privati cittadini, commercianti ed agli stessi tecnici, alcuni dei quali sarebbero seriamente intenzionati a denunciare la societ? elettrica. Incredibile, non tanto perch? siamo nel terzo millennio ed in un paese cosiddetto evoluto, ma perch? anni addietro il Comune ha ceduto gratuitamente alla societ? elettrica un locale nella centralissima piazza Verdi, peraltro distinto da un?orrenda porta in ferro arrugginito, a condizione che cessassero definitivamente i disservizi che gi? allora assillavano i caiatino.

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