Si deve ad un gancio locale il ?regalo? della prossima antenna telefonica

Incredibile scoperta di un nostro attento lettore: un caiatino ha fatto da gancio nei confronti della societ? Eriksson per far installare in via Guadanelle il quarto traliccio cittadino. Ma non ? guerra fra la societ? e l?amministrazione comunale: smentite le voci diffuse da certa stampa disinformata Il sindaco e il responsabile della societ? Eriksson hanno concordato il rinvio di ogni decisione. Clamoroso: i caiatini devono ringraziare un proprio concittadino se a stretto giro in via Guadanelle inizieranno i lavori d?installazione di un nuovo, enorme traliccio con ampia postazione destinata ad ospitare la quarta stazione radio base per telefonia cellulare, stavolta della HG3, cio? per i telefonini della nuova tecnologia UMTS che consentir? agli interessati di vedere non solo i propri interlocutori dotati di medesimo apparecchio, ma anche alcuni canali televisivi. Questa l?eclatante novit? emersa alla vigilia di un consiglio comunale aperto convocato dall?amministrazione per assicurare massima trasparenza e partecipazione nelle responsabilit? che andranno ad assumersi, ma che potrebbe essere utile anche per fare chiarezza su una serie d?inesattezze divulgate da certa stampa disinformata. Per fare chiarezza non baster? precisare che il Consiglio comunale aperto (non alla cittadinanza, il che sarebbe normale, ma ad interventi esterni, cio? non di consiglieri comunali) ? convocato per questo pomeriggio (palazzo Mazziotti, ore 17,30) e non si ? svolto ieri; n? che l?antenna telefonica sarebbe la quarta e non la terza, atteso che ne esiste una in via Ponte, un?altra lungo la via per San Giovanni e Paolo ed una terza proprio accanto a quella che dovrebbe sorgere, tanto per non cambiare, accanto a un noto ristorante. Bisogna infatti escludere nel modo pi? categorico allo stato attuale una ?guerra aperta? fra Comune e societ? Eriksson, atteso che, proprio ieri mattina, il sindaco Stefano Giaquinto ha concordato con il rappresentante di tale societ? di soprassedere -cio? discutere a bocce ferme- in attesa di conoscere le determinazioni dell?odierno Consiglio comunale e della stessa commissione speciale, incaricata dall?amministrazione di trovare ogni possibile soluzione alternativa e studiare il regolamento che, almeno sulla carta, sbarra la strada ad ogni nuova istallazione di siffatti impianti. Un divieto che potrebbe per? valere meno di una scartina se ? vero che nessun regolamento locale pu? contrastare con le leggi dello stato che, come ben sanno non solo i legali della Eriksson ma gli stessi amministratori comunali, allo stato attuale spianano la strada ad ogni manufatto destinato allo sviluppo tecnologico e quindi anche al servizio di videotelefonia. E poich? al Comune la societ? ha presentato una Dia, cio? una Dichiarazione Inizio Attivit? che lascerebbe poso margine a qualunque impedimento, anche di carattere giudiziario, salvo a rischiare di doverle risarcire ingentissimi danni, molto opportunamente il primo cittadino ha convocato e gi? incontrato il responsabile della societ?, con il quale, alla presenza della direttrice generale, ieri mattina ? stato concordato di soprassedere. Purtroppo, per?, ? immaginabile che l?azienda non receda, ritenendo strategica la nuova postazione caiatina, in funzione degli obiettivi che persegue e meglio potr? perseguire grazie al gancio caiatino che le ha segnalato quale postazione ideale l?area contigua al traliccio della Telecom Italia Mobile, eretto durante l?amministrazione Sorbo, controversa anche perch?, all?epoca, ai vicini preoccupati degli scavi, inizialmente fu dato a bere che fossero destinati ad accogliere non un traliccio ma una piscina. Bene sarebbe quindi rendere di pubblico dominio il nome del caiatino grazie al quale, ben presto, nonostante l?attivismo e la trasparenza dell?intero esecutivo capeggiato dal sindaco Stefano Giaquinto, potremmo ritrovarci, e quasi certamente ci ritroveremo, una quarta stazione radio base. Un nome, peraltro, che gi? circola sommessamente, anche perch? non ? difficile immaginare a chi potrebbe far comodo far installare proprio a Caiazzo, al posto dei millenari olivi di via Guadanelle, un quarto ?mostro?. Al riguardo si registra anche il netto dissenso dell?associazione ambientalista ?Fare Verde? che attraverso i suoi referenti Giovanni d?Andrea e Paolo Solla ribadisce il diniego ad ogni manufatto, anche solo potenzialmente, dannoso per la salute pubblica. E nell?eventuale caso di dubbio, dovrebbe prevalere comunque la prudenza, cio? la precauzione, opponendosi ad ogni costo.

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