Costretto a pagare tre volte il parcheggio
Ci? che ? accaduto in un parcheggio di Capua ha dell?incredibile. Antonio D. da Bellona, prima di accompagnare suo cugino al pronto soccorso dell?ospedale Palasciano, parcheggia l?auto e vede avvicinarsi un Tizio che afferma di essere il parcheggiatore ed allunga la mano per esigere il denaro, un euro, allontanandosi. Antonio percorre una decina di metri ed ? avvicinato da un altro individuo che afferma : ? Signore, ho visto che avete parcheggiato la vostra auto. Sono il parcheggiatore? e porge un biglietto numerato. Antonio risponde di avere gi? versato ?la tangente? al collega. L?altro ribatte, con insistenza, che egli con il primo parcheggiatore non ha nulla a che fare poich? ciascuno ha il suo spazio dove ?lavorare? ed aggiunge: ?Quello occupato dalla sua auto ? di mia pertinenza, per cui le conviene pagare? e, con uno strano gesto, lascia intendere che la salvaguardia dell?auto potrebbe essere compromessa. Antonio emette un lungo sospiro, incassa il colpo, allunga un altro euro al secondo parcheggiatore e si incammina, con il cugino, verso il pronto soccorso. Trascorre circa un?ora e i due, dopo le cure del caso, ritornano per riprendere l?auto e ritornare a Bellona. Ma accade qualcosa di incredibile: si avvicina un altro individuo che afferma di essere il parcheggiatore il quale, con un lieve sorriso, chiede ?l?obolo? e Antonio, di rimando: ?Ma quante volte bisogna pagare questo benedetto parcheggio? Questa ? la terza volta che mi viene chiesto! ?. ?Non so a chi avete pagato, ma qui il parcheggiatore sono io? risponde l?altro infastidito. Il cugino di Antonio, per evitare una spiacevole lite, allunga allo sconosciuto un euro e chiede ad Antonio di affrettarsi per ritornare a casa. La pazienza e la sopportazione avevano evitato una lite che poteva degenerare in peggio.