Alla riscoperta della civilt? contadina

Andiamo a mietere e trebbiare il grano come 70 anni fa
Un lavoro duro, fatto da forti braccia: ma anche tanto sano divertimento con canti e balli tradizionali, dopo il genuino pranzo finale in mezzo all?aia.
(Caserta)- E? stato un vero e proprio boom di visite di turisti a caratterizzare anche quest?anno la decima edizione della Festa della Cultura Contadina, abbinata al Festival internazionale del folklore organizzata dalla Pro Loco ?Raiano?- retta dal Pasquale Di Meo, colonnello dell?esercito in pensione.
Il tema -anche quest?anno ? stato il confronto etnico: alle attivit? di promozione della civilt? contadina locale unite esperienze sia italiane che internazionali.
Mostre fotografiche e di pittura, convegni e spettacoli intersecati al punto da ?rendere viva? anche la staticit? dell?apparato espositivo- dell?artigianato posizionato nelle caratteristiche botteghe di un tempo.
La civilt? contadina ? stata riproposta attraverso un suggestivo itinerario che ha condotto i visitatori nelle vecchie cantine, nei frantoi, nelle abitazione rurali, nelle stalle: ambienti, rigidamente conservati cos? com?erano secoli fa: in mostra l?utensileria e l?attrezzistica tipica recuperata con amore dai responsabili della mostra e resi fruibili al turista cos? com?erano utilizzati nei tempi passati.
Clou della festa, il rito della mietitura e trebbiatura(occorrevano all?epoca dozzine e dozzine di persone e numerose giornate lavorative).
Mietitura effettuata come in tempi remotissimi, grano raccolto a mano con la falce messoria che ha mantenuto nei millenni la stessa forma. ?Comparse? calate superbamente nel ruolo- di mietitore ? con una mano a tenere il mannello di steli di grano, e l?altra la falce- per tagliare.
Mannelli poi riuniti in covoni, legati assieme con gli stessi steli, poi caricati sui carri e portati sull’aia dove. Un lavoro duro e delicato- concluso con la trebbiatura ? effettuata con l?antica trebbia o macchina da battere. Prelievo dei covoni dal barco- lancio, taglio e ?imbucata? nell?imboccatura verso i battitori del mezzo-Poi l?incredibile polvere e paglia- fino al sospirato grano raccolto in cesti. Alla fine il sospirato pranzo, i canti e balli tradizionali- che hanno avuto come location la vecchia aia. Oggi questo lavoro lo compie rapidissimamente – la macchina con un solo operatore che rimane in cabina con l’aria condizionata e compie tutte le operazione con il computer di bordo. Soddisfatto per il recupero della vecchia mietitura, trebbiatura e dell?intera manifestazione il sindaco di Ruviano-Roberto Cusano. ?Uno straordinario successo- dichiara raggiante Pasquale Di Meo- presidente della Pro Loco Raiano- deus ex machina dell?evento- una manifestazione visitatissima- che cresce sempre di pi?-che ci spinge ad impegnarci con tutte le nostre forze-per fare sempre meglio, per conservare storia, cultura e tradizioni di un comprensorio che ha tutti i numeri per fare il grande salto di qualit??. In effetti chi ha avuto la fortuna di visitare e soggiornare negli agriturismi situati tra Caiazzo, Ruviano, Alvignano e dintorni- ha trovato ?l?Umbria nella Campania?. La Campania Felix. Fare un giro per credere!

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