Mura megalitiche, in scena la vergogna
Le prime e uniche nel mondo a dare vita alla rigogliosissima pianta di fico
Neanche i ciak per il film di Bentivoglio serviti a renderle visibili
Le prime e uniche nel mondo a dare vita alla rigogliosissima pianta di fico. Neanche i ciak per il film di Bentivoglio serviti a renderle visibili. ?L?antica Caiatia e l?area della sua arce, che attualmente ? occupata dal castello di origine longobarda, ? compresa entro un perimetro di mura difensive, che in alcuni tratti si presentano con grandi massi in opera poligonale particolarmente curata. Questi resti di mura megalitiche, dette anche ciclopiche o pelasgiche, sono strutturati sia con il sistema del bugnato rustico, ben visibile nella zona di Largo Fossi, che con il sistema della faccia a vista levigata nei tratti che salgono verso l?antica arce.La costruzione di questa prima cinta di difesa della citt? di Caiazzo ? stata datata, per analogia con le simili tecniche edilizie greche, intorno al IV secolo a. C.? La descrizione appena citata-corredata d foto ? tratta fedelmente dall?home page del sito del comune di Caiazzo. Mura- che rappresentano un pezzo importante della storia caiatina, ritenuto tale solo sulla carta. In realt? quest?opera di notevole interesse storico- versa in condizioni che definire pietose ? usare sottile eufemismo. Massi poligonali coperti quasi interamente da parietaria e da una rigogliosissima pianta di fico, selvatico come quelle spuntati oltre la strada, ugualmente immortalati dai ciak. Non occorrevano e non servono delibere, non occorreva applicare una legge speciale, basterebbe nutrire un poco di amore per la citt?. Bastava e basta una falce, un?accetta per cancellare la vergogna inaudita verosimilmente inquadrata dalle macchine da presa- dai ciak del film di Fabrizio Bentivoglio. Le mura pelasgiche di largo Fossi- uniche al mondo per incuria, probabilmente saranno ammirate nelle sale cinematografiche mondiali- quando uscir? il film del regista casertano- prodotto dalla Fandango, che ha fra i protagonisti Toni Servillo, Valeria Golino, Lina Sastri, il gruppo degli Avion Travel e lo stesso Bentivoglio. Tra le comparse caiatine (quasi tutte con un ruolo di primo piano) spiccano i coniugi Angelo Sangiovanni e Rosa Iacobucci; Giovanni Marra e Antonietta della Rocca; i fratelli Roberto e Stefano Pepe; Gianni Albano, Elena Di Matteo, Salvatore Di Sorbo, Stefano Di Sorbo, Giuseppe Ponsillo, Pierino Rolli (che pare abbia fatto anche breccia in un cuore speciale) ed Antonella Mastrocinque. Menzione speciale per Gianni Gosta- calato magnificamente nella parte: mimica e movenze straordinarie che hanno sedotto pi? di tutti- regista e produzione- che non a caso lo hanno collocato nei primi posti della platea -che ha assistito al concertino di piazza, ripreso nel film. Cronista -che ha partecipato per curiosare meglio- per registrare nel back-stage e sulla scena, particolari inediti. Tornando alle mura- i bene informati dicono- che -i vertici della polizia municipale e della protezione civile- ?che tanto poco hanno fatto per ospitare e rendere agevole il lavoro alla troupe ?(ciechi di fronte alle mura della vergogna)- avrebbero assicurato in tempi brevi il taglio del fico, non prima di avere raccolto i frutti (selvatici) nel prossimo settembre. Per la parietaria, invece, c?? da aspettare la prossima finanziaria- che dovrebbe includere l?acquisto di mezzi e strumenti (falce e accetta) necessari per il taglio di piante ed erbacce che ancora coprono le mura, a dispetto della foto cult- in bella mostra sul sito del comune. ?Mura megalitiche: la vergogna ? servita?. Non ? titolo di un film, ma l?amara e cruda realt?. Una vergogna mondiale. Scoprirle e mettere una targa per indicarle ai caiatini e turisti non sarebbe cosa malvagia.