Un quadrilatero perfetto come un quadrato
Due inseparabili amici: Mario e Carlo annunciano alle rispettive moglie: Carla e Maria, di doversi recare, per un improvviso lavoro, a Milano dove resteranno alcuni giorni. Le mogli, fingono di dispiacersi ma, la cosa faceva immensamente piacere poiché avrebbe permesso loro di trascorrere qualche giorno (in pace) con i loro amanti. Mario telefona a Maria, moglie di Carlo, e sua amante, chiedendo di incontrarla perché avrebbe voluto recarsi a Campobasso in sua compagnia. Fu scelto il capoluogo molisano poiché avevano meno possibilità di incontrare persone conosciute. Un espediente, collaudato da altri per rendere la tresca difficile da scoprire. Un viaggio in macchina durante il quale Mario si improvvisava “Cicerone” mostrando le bellezze del luogo alla sua partner che, spensierata, se ne stava distesa al fianco dell’amato. Nessuna preoccupazione assillava i due poiché, mentre la moglie di Mario era a casa tranquilla sapendo il marito a Milano, Maria era convinta che anche il suo Carlo fosse nel capoluogo lombardo. I due “colombi viaggiatori” lungo la strada non smettevano di “tubare” e, giunti a Campobasso, per consumare il pranzo anziché scegliere un comune ristorante, ne scelsero uno con albergo. Al termine del veloce pasto salirono al terzo piano dell’albergo dove si trovava la camera assegnata e, nella quale desideravano “riposare”. Dopo il “riposo”, decisero di andare a visitare la città. Usciti dalla camera d’albergo, si portarono davanti alla porta dell’ascensore. Mario pigiò il pulsante per fermarlo cosa che avvenne dopo qualche secondo, l’automatismo apre la porta e…. la cabina era occupata da Carlo e Carla. Un momento di smarrimento, un attimo di riflessione e poi… i quattro scoppiarono in una liberatoria risata. Tradimento si, ma consenziente da ambo le parti poiché ognuno aveva scambiato, molto volentieri, il coniuge. Ancora una volta è stata confermata la validità di un vecchio detto: “L’erba del vicino è sempre più verde!”.