Dolce Pendente: lo “style dessert” del vitulatino Luca Terrazzano

Vitulazio – In un’Europa semiparalizzata da una crisi economica che nei fatti non sembra poi tanto alle spalle, con un ascensore sociale praticamente fermo e una nuova mobilità geografica che coinvolge tanti giovani nonostante la Brexit e gli odiosi rigurgiti di estrema destra, ancora una volta è il genio gastronomico campano a rompere gli schemi e imporre l’unione di intenti e popoli che ha sempre contraddistinto la nostra regione. In questo caso il merito è del Pastry Chef vitulatino Luca Terrazzano che a Pisa, città conosciuta in tutto il mondo per la bella e particolare torre pendente, ha fuso uno dei più noti simboli italiani con la creatività e l’artigianalità della pasticceria campana dando vita ad un golosissimo prodotto chiamato “Dolce Pendente” e proposto, orgogliosamente, dal rinomato e centralissimo Ars Café & Bristot di Pisa. Un’idea, appunto, che unisce la bellezza dei nostri beni culturali al perfetto equilibrio dei sapori della cucina mediterranea. Nasce con queste premesse, e una buona dose di creatività, un dolce che sta rubando la scena in Toscana, su blog e magazines di viaggi di tutto il mondo, nonché tra i turisti che, dopo aver visitato la vera Torre pendente a Piazza Campo dei Miracoli, si precipitano a degustarne la versione più piccola, disponibile in Corso Italia presso il noto locale dei fratelli Verrusio, nelle tre originali varianti che miscelano sapori e orgogli regionali italiani: Gusto Toscano, Gusto Campano e Gusto Italiano. Dopo il primo serissimo studio dello Chef Terrazzano, che ha usato ingredienti locali di altissima tradizione e qualità, tra cui il cioccolato Amedei, la ricotta Busti e i pinoli di San Rossore della Grassini, sono già in arrivo nuovi gusti che andranno a rappresentare le più antiche specialità regionali come il tiramisù del Veneto, il gianduia del Piemonte o i classici sapori della tradizione dolciaria siciliana, ma anche una interessantissima variante pensata per la vendita in rete e per accontentare i golosoni distanti dalla città della torre che, ovviamente, non potrebbero gustare questo style pastry perché composto da ingredienti freschissimi e quindi inadatti ad una lunga conservazione. Per risolvere il problema, però, all’Ars Café & Bristot hanno pensato alla “Scatolina Pendente”, un elegantissimo box nero con la base di questo dolce, cioè senza il normale ripieno fresco, e una crema spalmabile della Amedei con scadenza a tre mesi più adatta alla distribuzione, al consumo personale e addirittura alla pratica del regalo gastronomico. Lo stesso simpatico Luca Terrazzano, disponibile giovane della provincia di Caserta, trasferitosi da poco a Pisa, suggerisce di divertirsi a creare varianti personali non limitandosi alla sola crema spalmabile inclusa nell’elegante confezione, ma riempiendo la base del Dolce Pendente con creme fatte in casa, con varianti “nutellose” o tutto ciò che più si gradisce, unendo così la creatività professionale alle tante sapienze casalinghe dalle quali sicuramente ha già tratto ispirazione per la sua incredibile creazione. Ancora una volta, quindi, la Campania ha mostrato come l’unione di sapori, arte, creatività e costumi locali migliora il nostro Bel Paese diffondendo ciò che più piace della nostra cultura nel mondo: la diversità che dialoga, unisce e mette tutti d’accordo.
Grazie a Luca Terrazzano e all’Ars Café & Bristot di Pisa per aver mostrato il volto più bello della nostra Italia.

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