550.000 euro per il recupero dei sotterranei del Convitto borbonico

La giunta comunale, in una delle sue ultime sedute, ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di recupero, risanamento e restauro del complesso borbonico comunale “Real Convitto Borbonico Madonna delle Grazie – Recupero dell’ipogeo”, per complessivi euro 550.000,00. Tale opera è stata inserita nel programma annuale e triennale dei Lavori Pubblici 2004/2006 approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 7 del 26 febbraio 2004 e riproposto nelle annualità successive. La buona notizia è che l’opera è stata ritenuta meritevole di attenzione da parte della Regione Campania, la quale ha concesso il finanziamento con Decreto Dirigenziale n. 480 del 30 luglio 2007 pubblicato sul BURC n. 46 del 20 agosto 2007. La giunta comunale ha provveduto anche a nominare l’ing. Lorenzo Vallone quale Responsabile Unico del Progetto. Le stanze sotterrane sono venute alla luce durante le festività natalizie del 2003, in maniera assolutamente fortuita. Nessuno in città ne conosceva l’esistenza e grazie solo alla volontà del Sindaco Angelo Antonio Pascariello di voler valorizzare in maniera concreta tutti i siti storici della città e, soprattutto questo edificio storico posto nel cuore di San Nicola ed anche grazie all’opera gratuita offerta dai volontari del Nucleo comunale della Protezione civile, queste stanze sotterranee sono state svuotate da tutto quanto vi era in esse contenute e riportate parzialmente al loro antico splendore. Sin dalla loro scoperta è stata intenzione dell’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Angelo Antonio Pascariello recuperare al patrimonio cittadino questo sito lasciatoci in eredità dalla dinastia dei Borboni. A tale proposito, dietro l’imput del primo cittadino, i tecnici comunali, guidati dall’ingegnere Paolo Vasta, prepararono e presentarono alla Regione Campania, Settore Tutela Beni Paesistico-Ambientale e Culturali, il progetto preliminare dei lavori di “Recupero e risanamento del complesso borbonico Santa Maria delle Grazie”, che si inquadra nell'ambito delle iniziative previste dalla legge regionale nr. 58/74.

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