Arcivescovo emerito Mons. Diligenza impartisce cresima a 50 volontari

Martedì scorso, nel corso di una semplice ma pregnante cerimonia religiosa, cinquanta Volontari del Raggruppamento Unità Addestrative, hanno ricevuto, nel giorno dedicato a San Martino, Patrono dell’Arma di Fanteria, il Sacramento della Cresima impartito da Monsignor Luigi Diligenza, Arcivescovo Emerito della città campana. I giovani cresimandi, appartenenti al 17° “Acqui” e al 47° “Ferrara”, stanziati all’interno della Caserma “Salomone”, sono giunti al Sacramento della Confermazione dopo aver seguito la preparazione spirituale curata dal 1° Cappellano Militare Capo, Don Franco Facchini, a cui è affidato il compito di guidare i militari nel loro percorso di fede. Oltre al Comandante del Raggruppamento Unità Addestrative, Generale di Divisione Antonio De Vita, hanno presenziato alla cerimonia Autorità cittadine, politiche e religiose, nonché una rappresentanza dell’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate (P.A.S.F.A.).La funzione religiosa è stata accompagnata delle musiche della Banda Musicale dell’Istituto “Bartolo Longo” di Pompei. “Chi meglio di voi” – ha affermato nel corso dell’omelia – “carissimi militari, ragazzi e ragazze, può rendere testimonianza circa la violenza e le forze disgregatrici del male presenti nel mondo? Voi lottate ogni giorno contro di esse: siete infatti chiamati a difendere i deboli, a tutelare gli onesti, a favorire la pacifica convivenza dei popoli. A ciascuno di voi si addice il ruolo di sentinella, che guarda lontano per scongiurare il pericolo e promuovere dappertutto la giustizia e la pace”. Questi valori trovano nel Soldato dell’Esercito un significato ancora più alto ed una convinzione fortemente radicata, che gli deriva proprio dalla particolare condizione ambientale in cui è chiamato ad operare. Le capacità di resistenza fisica e morale sono un binomio irrinunciabile per un Soldato. La cultura della Fede è stata e sarà sempre un elemento pregnante della formazione di base dei giovani soldati, qualunque sia il loro ruolo di appartenenza. Tutto questo secondo il principio ormai riconosciuto che vuole “l’operatività nella spiritualità”, in base al quale ogni sforzo attuato per lo svolgimento di una missione operativa, è sempre sostenuto da una convinta forza spirituale, ispirata al giuramento prestato di fedeltà alla Repubblica Italiana ma anche ai principi di sacralità della vita umana.

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