Rifiuti, Celiento (PD) sarà la Consulta a dichiarare incostituzionale il DL su ingombranti

“Il decreto legge varato dal governo più di dieci giorni fa, che punisce con la reclusione fino a tre anni e con l'arresto in flagranza chi abbandona rifiuti pericolosi o ingombranti per strada in Campania, finirà al vaglio della Consulta che, ne sono sicuro, lo dichiarerà incostituzionale”. Si dice convinto di questo il capogruppo del Partito Democratico, dottor Giuseppe Celiento. “La Corte Costituzionale” – ha aggiunto – “dovrà stabilire se è conforme alla Costituzione una sanzione penale che si applica solo in una parte del territorio nazionale o se invece si sia in presenza di una violazione dell'articolo 3, e cioè del principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. E se é stato rispettato o no l'articolo 77, che ammette il ricorso allo strumento del decreto legge solo quando vi sia necessità e urgenza”. L'iniziativa assunta da parte di alcuni magistrati napoletani arriva proprio nel giorno in cui in Campania c'é stata la prima condanna per violazione del decreto (due mesi e venti giorni di reclusione a un romeno, sorpreso mentre trasportava su un autocarro rifiuti speciali pericolosi) e in cui gli arresti compiuti in applicazione del provvedimento sono stati superiori alla decina. Il carcere per chi abbandona i rifiuti può essere una misura efficace che può servire da esempio per tutti, ma lo deve essere per tutt’Italia. “Non è un caso” – sottolinea Celiento – “che nel corso della sua ultima venuta a Napoli, Berlusconi abbia annunciato che le pene previste nell'ultimo decreto varato dal governo saranno estese “a tutte le regioni”, magari con un emendamento al decreto, che sarà presentato al prossimo Consiglio dei ministri. Ha capito che un simile decreto legge è iniquo  ed è subito corso ai ripari. Aveva, dunque, ragione il PD quando è insorto su tale decreto legge, ma saremo vigili anche sugli altri atti che sinora abbiano contestato”.

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