Ipertensione: ritirati interi lotti di farmaci a base di VALSARTAN

Il problema dell’ipertensione coinvolge milioni di persone in Italia, con numeri davvero elevati e statistiche che annoverano un 33% di ipertesi tra gli uomini ed un cospicuo 31% tra le donne. Una patologia che accompagna, spesso, diverse persone senza sintomi apparenti e che mette a rischio la salute generale del sistema cardiocircolatorio. Per questo motivo sono tanti i farmaci, le terapie ed i consigli dispensati ogni giorno da medici di base, specialisti e soprattutto case farmaceutiche, quelle che ogni tanto fanno errori che mettono ancor più a rischio i pazienti. Essendo il sottoscritto paziente, nel vero senso della parola, sottoposto a terapia di stabilizzazione farmacologica per l’ipertensione, ieri con mia grandissima sorpresa sono stato casualmente avvertito da altro paziente, mentre avrei dovuto conoscere la notizia urgente da farmacie o comunicati sui media nazionali (!), che il medicinale che sto usando da sempre è stato appena ritirato dalla vendita perché “potenzialmente cancerogeno”. In particolare, diversi lotti contenenti la molecola VALSARTAN, che cura appunto l’ipertensione, prodotti in Cina dalla Zhejiang Huahai Pharmaceuticals, azienda con sede nella città di Linhai, che fornisce il prodotto a famose marche vendute in Italia come ad esempio La Menarini, ha inavvertitamente introdotto una impurità che potrebbe generare cancro nell’essere umano. Riporto qui fedelmente ciò che si può leggere proprio nel comunicato ufficiale dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, che riprende la comunicazione e gli avvisi anche dell’EMA, cioè l’Agenzia Europea dei Medicinali:

Comunicazione EMA su medicinali contenenti il principio attivo valsartan (06/07/2018)

«L’Agenzia europea dei medicinali (EMA) sta revisionando i medicinali contenenti il principio attivo valsartan fornito da Zhejiang Huahai Pharmaceuticals, un’azienda di Linhai, Cina. La revisione è stata avviata dopo che l’Azienda ha rilevato un’impurezza, N-nitrosodimetilammina (NDMA), nel principio attivo valsartan che l’azienda fornisce ai produttori di alcuni medicinali a base di valsartan disponibili nell’Unione Europea (EU). L’NDMA è classificata come probabile cancerogeno per l’uomo (una sostanza che potrebbe causare il cancro) in base ai risultati di test di laboratorio. La presenza di NDMA è imprevista e si ritiene che sia correlata alle modifiche nella modalità in cui la sostanza attiva è stata prodotta. Mentre la revisione è in corso, le autorità nazionali di tutta l’UE stanno ritirando tutti i medicinali contenenti valsartan fornito da Zhejiang Huahai. I medicinali a base di valsartan sono usati per trattare i pazienti con ipertensione, al fine di ridurne le complicazioni come infarto e ictus. È anche utilizzato in pazienti che hanno avuto insufficienza cardiaca o un recente infarto. La revisione di EMA esaminerà i livelli di NDMA in questi medicinali a base di valsartan, il suo possibile impatto sui pazienti che li hanno assunti e quali misure possono essere adottate per ridurre o eliminare l’impurezza dai futuri lotti prodotti dall’azienda. Per precauzione, la revisione valuterà anche se altri medicinali a base di valsartan potrebbero essere interessati. La revisione sarà condotta dal Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA.»
I lotti interessati, sebbene diverse farmacie stiano ritirando tutto a prescindere, segno certo non rassicurante per chi, come me, ha già usato per un mese le pillole contaminate, possono essere verificati a questo link dell’AIFA scaricando l’elenco di tutti i prodotti contaminati e in via di ritiro: https://bit.ly/2KFSTgo
Come soluzione è necessario rivolgersi al più presto al proprio medico di base che potrà cambiare la molecola da usare o, più semplicemente, suggerire una diversa casa farmaceutica che produce il prodotto e che, ovviamente, non è inclusa nella lista di quelle in via di ritiro ufficiale.
Consiglio, a livello personale, di fare davvero presto perché non parliamo di una molecola poco efficace, quindi di un medicinale che non ci cura bene, ma piuttosto di un rischio di cancerogenesi del prodotto stesso, quindi un livello di gravità alta che, tra l’altro, mostra ancora una volta come le stupidaggini valgono più della salute di noi cittadini. Avete per caso ascoltato questa notizia al tg? Credo ancora di no (forse nelle prossime ore in corrispondenza della pubblicazione di questo articolo), mentre continuiamo ad ascoltare giornalmente stupidaggini su calciatori, belle signorine, influencer in bichini e grandi chef alla moda. Il rischio di far ammalare di cancro noi cittadini, evidentemente, viene dopo queste cose. Ancora una volta complimenti a quella parte dell’informazione che per la vera “informazione” NON FA NULLA!

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