Convenzione con Asl per prevenire fenomeno randagismo
Il fenomeno del randagismo è comune a tutte le città, ma a San Nicola, grazie anche a persone ed
associazioni per la difesa degli animali, i randagi o cani di quartiere vengono sottoposti a visite veterinarie, a vaccinazioni, a sterilizzazione, vengono accuditi e sfamati. L’anno scorso, a dar retta all’Asl Ce1, a San Nicola non avremmo dovuto aver paura delle prostitute lungo il Viale Carlo III^ e neppure dei lavavetri molesti agli incroci semaforizzati, ma degli animali (cani e gatti) randagi presenti sul territorio cittadino: sarebbero almeno 3.500 secondo un calcolo presunto fatto dall’amministrazione comunale. Un vero e proprio esercito che, se non sterilizzati, eguagliererebbero entro breve tempo il numero delle presenza dei residenti in città: 21.000 abitanti. I “numeri” vennero fuori da un calcolo “presunto” fatto dall’ente di Piazza Municipio, allorquando la giunta comunale diede incarico al dirigente del settore Affari Manutenzioni Comunali di predisporre un piano di sterilizzazione di tutti gli animali di affezione presenti sul territorio al fine di contenere la crescita esponenziale degli stessi. Non sapevamo, infatti, che la legge finanziaria 2007, nelle disposizioni di spesa, avesse previsto che “i comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono prioritariamente ad attuare piani di controllo delle nascite incruente attraverso la sterilizzazione. Allora, il Comune di San Nicola la Strada chiese all’ASL CE 1 – Dipartimento di Prevenzione Distretto 25 Unità Operativa Veterinaria, i dati riguardanti la popolazione canina e felina, padronale e randagia, presente sul territorio sannicolese. Ovvio che l’Asl non disponesse dei dati riferiti al Comune di San Nicola, ma quelli relativi all’intero distretto, che comprende, ricordiamo, i comuni di Caserta, Casagiove, Castelmorrone e San Nicola la Strada. L’Asl Ce1, al 31 dicembre 2006, ha censito i seguenti dati: numero cani anagrafati: 6.895; numero presunto cani randagi presenti sul territorio dei quattro comuni: 5.000: numero presunto gatti di proprietà presenti sul territorio: 3.000; numero presunto gatti randagi presenti sul territorio: 4.000. A questo punto, l’amministrazione comunale sannicolese ha fatto un po’ di conti. Tenendo in debito conto le dovute proporzioni, rispetto alla popolazione ed all’estensione del territorio, il Comune ha ipotizzato i seguenti dati: cani anagrafati: n. 2.000; cani randagi: n. 2.000: gatti padronali: n. 1.000; gatti randagi: n. 1.500. Una presenza, come si può leggere, sul territorio comunale numerosissima di popolazione canina e felina randagia, che viene a creare una situazione di pericolo per i cittadini residenti, nonché di igiene pubblica su svariate zone della Città. A questo punto, il Comune di San Nicola la Strada ha presentato alla Regione Campania – Settore Veterinario di Napoli – per il relativo finanziamento, un progetto straordinario per la prevenzione del randagismo sul territorio comunale tramite la sterilizzazione di cani randagi e gatti liberi, eseguito dall’ASL CE 1 – Servizio Veterinario, e la sterilizzazione dei cani padronali, al fine di contenere la crescita esponenziale degli stessi. Il sindaco Pascariello afferma che pare giusto e doveroso formalizzare i reciproci impegni, in merito a quanto suddetto, stipulando apposita convenzione tra il Comune di San Nicola la Strada e l’ASL CE 1, rappresentata dal Direttore Generale. Lo schema di convenzione da stipulare è stato approvato dalla giunta comunale. Si attendono ora i finanziamenti per sterilizzare tutti i cani e gatti presenti sul territorio cittadino e nel giro di una decina di anni o poco più non esisterà più nessun cane o gatto a San Nicola. Una prospettiva allucinante e non degna di una società civile. Sarebbero altri ad essere sterilizzati.