A Muro Lucano tutto è pronto per il Lucano Folk Festival
Con video – Muro Lucano è un vero paese-presepe, come la maggior parte dei paesi lucani, che si distingue per il suo patrimonio storico-culturale e le sue bellezze paesaggistiche. Fa parte della Basilicata, detta comunemente Lucania, denominazione in uso fino al 1947, il paese fu notevolmente danneggiato dal terremoto del 1980 ed è riuscito lentamente a rialzare la testa e a rimettersi in gioco. Merita di essere conosciuto per scoprire, oltre alle bellezze naturali, anche quei valori culturali e umani che devono essere maggiormente affermati.
Il nucleo più antico è il Pianello, sviluppatosi per scopi difensivi intorno all’anno 1000.
Il borgo è composto da tanti vicoli e da scalinate che si incrociano, da una piazzetta di pochissimi metri quadrati, da casette pittoresche di piccole dimensioni aggrappate alla roccia ed è certo uno dei borghi più belli d’Italia. Fu il primo nucleo abitativo della città e quartiere natio di San Gerardo Majella, protettore delle mamme gestanti e dei bambini, nonché Santo Patrono della Basilicata.
Per chi giunge per la prima volta viene colpito dall’imponente ponte centenario del Pianello, che unisce il centro alla frazione di Capodigiano. Uno dei primi ponti in Italia ad arco parabolico in cemento armato voluto da Francesco Saverio Nitti che fece edificare anche la grande diga cittadina oggi in disuso.
Il Pianello farà da scenario dal 10 al 12 agosto ad uno degli eventi più importanti della regione e fra i più attesi: “Borgo inVita – Lucano Folk Festival”, giunto alla sesta edizione. L’appuntamento annuale prevede un percorso enogastronomico, artigianale e culturale che si snoda fra i suoi affascinanti vicoli e le sue stradine misteriose. La novità di questa edizione del “Lucano Folk Festival” è l’obiettivo della valorizzazione, attraverso la musica e l’arte, delle tradizioni popolari della Basilicata, della Campania e della Puglia. Nel corso delle tre serate si alterneranno sul palco tre prestigiosi gruppi, ognuno dei quali rappresenterà una regione. Venerdì 10 agosto appuntamento con gli Ars Nova: da Napoli con l’ amore per il repertorio popolare campano, facendo delle vie del centro storico della città il loro palco naturale. Si tratta di un gruppo aperto alle molteplici sonorità del Sud Italia e non solo, tra cui ovviamente i classici napoletani. Sabato 11 invece la scena sarà degli Agotrance, una volta conosciuti come i Tarantolati di Tricarico e orfani da pochi mesi dell’indimenticabile maestro Antonio Infantino. Autentici interpreti della Taranta Lucana, già negli anni ’70 sono stati pionieri di uno stile creativo unico, caratterizzato da ritmiche trascinanti nella ripetizione evocativa dei versi della tradizione. La serata conclusiva guarderà alla Puglia con i Tarantula Garganica, un nome che evoca subito il suono e il ritmo della Tarantella, della chitarra battente e delle castagnole, cioè di una magia musicale ancora vivissima e fonte inesauribile di canti, balli, poesie.
Le novità del Lucano Folk Festival riguardano anche un gruppo di artisti lucani aggregati intorno al progetto Intramoenia (Potenza 2017), da sempre impegnato nell’osservazione delle mutazioni negli immaginari territoriali legati alla Basilicata. Lungo le vie del Borgo si articoleranno interventi artistici e verrà proiettato il Docufilm “Mal d’Agri”, di Mimmo Nardozza e Salvatore Laurenzana.
Tra gli incantevoli e suggestivi vicoli del borgo si articolerà un percorso in cui domineranno i prodotti tipici somministrati dai produttori della zona nel solco di una tradizione gastronomica sempre viva da queste parti. Tra le viuzze è sempre più consolidata la presenza di artigiani locali che rievocano antichi mestieri, quali la lavorazione del vimini e la produzione di oggetti attraverso il riciclo di materiali. Lungo le vie del borgo e nelle affascinanti case-grotta, spazio per pietanze dal sapore autentico: dagli arrosticini di carne al provolone impiccato passando per prodotti a base di tartufo e primi piatti ispirati alla tradizione, come gli strascinati mollicati con i peperoni cruschi. Prodotti genuini provenienti dalle aziende del territorio. Sarà possibile degustare l’ottima Birra Morena, brand della Famiglia Tarricone, che è un’altra eccellenza lucana, soprattutto nella sua versione Craft Beer, che riscuote sempre più successo anche grazie ai prestigiosi riconoscimenti ottenuti in ambito europeo e mondiale. Per gli amanti del vino, un percorso di degustazione di uve del Sud Italia. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per vivere una grande edizione.
Per la prima volta vi sarà una Direzione Artistica, affidata per l’occasione a Sandro Sigilli, musicista, artista e ideatore del Lucano Folk Festival, che racconta il percorso di avvicinamento a questa 6° edizione: “Sarà un’esperienza sensoriale indimenticabile per tutti i visitatori. L’obiettivo è rendere Borgo inVita-Lucano Folk Festival un appuntamento di respiro nazionale e internazionale. L’abbraccio musicale tra Basilicata, Puglia e Campania è un primo grande passo in quella direzione”.
A far da eco alle parole di Sigilli, il Presidente dell’Associazione Muro inVita, Jordano Nardiello: “Gli sforzi come sempre sono enormi ma vengono ripagati abbondantemente dalle presenze che registriamo, molte delle quali da fuori regione. È il segnale che abbiamo lavorato bene. L’obiettivo però è sempre quello di migliorarsi, lo dobbiamo ad una comunità e ad un territorio che portiamo nel cuore”.
Borgo inVita è dunque un contenitore di successo che per tre giorni diventa una straordinaria vetrina per le eccellenze lucane. L’Associazione Muro inVita, che opera senza scopo di lucro, ha pensato proprio a tutto. Per turisti e visitatori ci sarà la possibilità, già dal pomeriggio , di usufruire di visite guidate gratuite nei luoghi di San Gerardo Majella con la casa del Santo che sarà aperta al pubblico fino alla mezzanotte. L’evento è organizzato da Associazione Muro inVita con il patrocinio del Comune di Muro Lucano, Regione Basilicata e Fondazione Matera 2019.
Per arrivare a Muro Lucano, l’aeroporto più vicino è quello di Napoli-Capodichino; in treno la stazione di Potenza Centrale (anche AV) o in alternativa Salerno, mentre per i treni non ad alta velocità, la stazione è quella di Bella- Muro, che dista 10 chilometri dal centro della città; in auto l’uscita di riferimento sulla Salerno-Reggio Calabria è quella di Sicignano e successivamente Balvano.
Il programma e tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.muroinvita.it