PRC alla Rotonda per denunciare “Affari di famiglia”.

Scendono in piazza a distanza di appena una settimana per “…denunciare gli Affari di Famiglia”, come hanno battezzato in un manifesto murale il consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Pasquale Panico, e tutti gli iscritti alla sezione cittadina del partito. Questa mattina, infatti, saranno di nuovo in strada, ma questa volta alla Rotonda, dove distribuiranno i volantini già abbondantemente diffusi domenica scorsa. “Hanno suscitato un mostruoso interesse (da parte dei cittadini)” – ha affermato il consigliere comunale Pasquale Panico – “i banchetti installati da Rifondazione Comunista, dove il tema trattato ha dato vita a discussioni, indignazioni, speranze. Così domenica (oggi per chi legge, ndr.) faremo un altro banchetto davanti la chiesa del buon Don Oreste (parroco della Rotonda, ndr.) per distribuire l'ormai famoso volantino  “Affari di famiglia” e per spiegare, a chi vorrà ascoltare, che l'attuale mancata raccolta dei rifiuti è dovuta non ai lavoratori, come vuole farci credere la nostra amministrazione, ma è colpa di chi ha creato l'Unione dei Comuni “Calatia” facendo assunzioni clientelari, pagando stipendi ad assessori e quant'altro, per non fare niente, (non pagando gli stipendi a chi materialmente raccoglie i sacchetti), facendoci credere” – ha aggiunto – “di essere contro quest'Unione dei Comuni ma non disdegnando il pagamento del fitto di noi tutti cittadini che oltre ha pagare una tassa dei rifiuti altissima (4 persone per 100mquadri di appartamento pagano circa 700 euro l'anno) e ci fanno pagare anche un fitto annuale  per una sede (quella dell’Unione dei Comuni) inutile. Chi ha chiesto il commissariamento della nostra amministrazione ha pienamente ragione poiché sulla raccolta dei rifiuti non si è fatto altro che assicurasi consensi e proventi ha danno della collettività. Un ultima cosa” – sottolinea molto amaramente Panico – “il prossimo consiglio comunale si terrà martedì 16 gennaio, alle ore 10,30, in linea con il modo di fare di questa amministrazione comunale che non vuole i cittadini alle riunioni del civico consesso, che non vuole che la gente partecipi e assista all'operato della stessa, in modo da creare consigli ovattati dove ci si guarda in faccia ….. e chi lo sa”. “Il tono del manifesto e del volantino di Rifondazione Comunista” – ha affermato Anna Miranti, dirigente della sezione in proposito al volantinaggio di oggi – “vuole essere semplice e di immediata comprensione. Speriamo di essere riusciti nell’intento di raggiungere tutti i cittadini di San Nicola:  sia i tanti “immigrati”, sia coloro che qui sono nati e cresciuti. Per  coloro che sono venuti ad abitare a San Nicola è, magari, solo la denuncia di una opportunità sprecata (su quel terreno poteva essere creato uno spazio di pubblica utilità), mentre per gli “oriundi” è la riprova che a San Nicola è possibile investire e lavorare a patto di essere molto bene informati. Mi sembra di sentire tutti i commenti dei diretti interessati alla vicenda” – sottolinea l’esponente di rifondazione – “sono affari, è lavoro, il comune non ha soldi per valorizzare quella zona etc. etc. In definitiva, nel paese dei balocchi il gatto e la volpe si sono ben riempiti la pancia lasciando ai cittadini un pò di zucchero da leccare ai margini di quanto verrà realizzato (è previsto infatti che la struttura voluta dai privati concederà al comune la fruizione degli spazi per cinque giorni all’anno in occasione di eventi o manifestazioni pubbliche). Nel paese della politica seria e rispettosa di tutti” – conclude Anna Miranti – “l’amministrazione comunale, eventualmente sprovvista di denaro,  avrebbe  rinnovato i vincoli in attesa di tempi migliori od avrebbe concordato un ritorno di beneficio pubblico  ben oltre  i 5\365 ottenuti fin qui. In alternativa si poteva  immaginare di dare vita ad una cooperativa di giovani che lavorasse ad  un progetto di più largo utilizzo per tutti ( e non per i pochi che potranno spendere in “benessere). Ma  questa è veramente un'altra storia”.

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